Google dedica un doodle alla fisica Laura Bassi: la sua storia

Con il doodle di oggi, sabato 17 aprile, Google ha voluto omaggiare Laura Bassi, una tra le prime donne al mondo a ottenere una cattedra universitaria. Raggiunse questo traguardo nel 1732, dopo essersi laureata in filosofia presso l’Università di Bologna, la più antica d’Europa. Grazie a una famiglia dalla mentalità aperta e progressista ebbe l’occasione di studiare materie al tempo precluse alle donne: logica, fisica, psicologia e metafisica. Questa preparazione, alla quale contribuì l’insegante privato Gaetano Tacconi, le permise di sostenere la disputa “De universa re philosophica” davanti a un pubblico di letterati, professori e religiosi, che non poté fare altro che riconoscere il suo innegabile talento. Tra di loro c’era anche il cardinale Prospero Lambertini, che nel 1740 divenne Papa Benedetto XIV.

La carriera di Laura Bassi

In seguito alla laurea in filosofia, conseguita a soli vent’anni, Laura Bassi entrò a far parte del collegio dei dottori di filosofia, tramite il quale ottenne una cattedra onoraria di filosofia. Dopo 12 anni trascorsi a insegnare solo in occasioni speciali, nel 1749 arrivò a tenere corsi regolari di fisica sperimentale all’interno del laboratorio allestito assieme al marito Giuseppe Veratti, medico e lettore di fisica particolare all’università. Successivamente, l’Università di Bologna riconobbe a tutti gli effetti il corso di Laura Bassi e le assegnò uno degli stipendi più alti dell’ateneo.

Il tributo dell’Università di Bologna

Sul suo sito, l’Università di Bologna ricorda Laura Bassi come “la più illustre tra le donne salite in cattedra”. “Fu considerata dai contemporanei donna di eccezionale ingegno, egualmente versata in latino, logica, metafisica, filosofia naturale, algebra, geometria, greco, francese. Fu in contatto con i più importanti studiosi del suo tempo, da Volta a Voltaire, e illustri personaggi dell’epoca -di passaggio per Bologna – vollero conoscerla. Le dissertazioni di Laura Bassi, conservate all’Accademia delle Scienze di Bologna (una di chimica, tredici di fisica, undici di idraulica, due di matematica, una di meccanica e una di tecnologia) rimangono a testimoniare il ruolo di questa studiosa nella discussione scientifica del suo tempo“.

Impostazioni privacy