“Immuni mi ha inviato una notifica, cosa fare?”. Negli scorsi mesi, molte persone si sono poste questa domanda e talvolta hanno fatto fatica a trovare una risposta immediata. L’app, infatti, non dava molte indicazioni sui passi successivi da compiere, spesso costringendo l’utente a rivolgersi al proprio medico di base per avere delle delucidazioni. Per semplificare la situazione, il Governo ha deciso di istituire un call center nazionale dedicato all’app, pensato proprio per rispondere a ogni dubbio degli utenti. La novità è stata introdotta tramite il Dl Ristori, pubblicato oggi, giovedì 29 ottobre, in Gazzetta Ufficiale.
La nascita del call center unico per Immuni
“Il Ministero della Salute attiva un servizio nazionale di supporto telefonico e telematico alle persone risultate positive al virus Sars-CoV-2 che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi o che hanno ricevuto una notifica di allerta attraverso l’applicazione Immuni, i cui dati sono resi accessibili per caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività”, si legge nel capitolo del Dl Ristori dedicato alla salute. Per questa finalità è autorizzata “la spesa di 1.000.000 di euro per l’anno 2020 e 3.000.000 di euro per il 2021”.
Aumentano i download
Mentre il Governo sta facendo il possibile per migliorare l’app di contact tracing, da alcune settimane interoperabile con quelle di Germania e Irlanda, i download della stessa continuano a crescere. Gli ultimi dati, aggiornati al 27 ottobre, indicano che è presente su 9,43 milioni di dispositivi. Nel complesso, l’app ha inviato 41.426 notifiche e ha permesso di individuare 1.673 utenti positivi al coronavirus Sars-CoV-2. Il 27 ottobre si è registrato il picco più alto di avvisi di possibile esposizione al Covid-19 inviati da Immuni: 5.195. Grazie all’incremento dei download, a metà ottobre l’app ha superato la soglia dei download necessari per garantire l’efficacia del sistema di tracciamento.