Dalla collaborazione di Huawei Technologies con China Mobile, China Unicom e China Telecom arriva il 5G sulla vetta dell’Everest. La partnership ha già visto la nascita di tre stazioni radio 5G in un luogo geografico, quasi inesplorato e fra i più proibitivi al mondo: il monte Everest. Sembra quasi un ossimoro che, mentre il mondo urbano fatica ancora a sfruttarne in pieno il funzionamento, la montagna più alta al mondo (8848 metri) sia già connessa alle nuove reti.
La sfida portata avanti dai colossi Tech è utile a promuovere l’innovazione e la comunicazione come priorità aziendali, in un futuro ultra veloce. “Questa non è soltanto una sfida estrema in una zona di esclusione della vita umana, ma getta anche solide basi per il successivo sviluppo del turismo smart 5G e delle comunicazioni per scopi scientifici”, sottolineano gli addetti ai lavori.
Le stazioni del 5G
Lo scorso 19 aprile sono state posizionate le prime tre stazioni a un’altezza di 5300 e 5800 metri di altitudine a cui, entro il 25 aprile, si aggiungeranno altre due stazioni posizionate a 6500 metri. I lavori saranno in grado di fornire una velocità in download fino a 1 Gb al secondo. L’altitudine e la necessità di contenere l’impatto ambientale porteranno i costi a salire ed impegneranno 150 dipendenti, da parte di China Mobile, su un percorso lungo 25 Km.
Nonostante le diverse polemiche sulla positività o meno dell’installazione, i colossi tech sono convinti che l’arrivo del 5G sull’Everest aiuterà i vari ambiti della ricerca scientifica, il monitoraggio meteorologico e la comunicazione nelle operazioni di salvataggio.
Una spedizione tutta cinese
Nei giorni scorsi la Cina ha deciso di avviare una maxi pulizia sull’Everest, per favorire i lavori dei tecnici e preparare l’operazione a fine mese. L’installazione del 5G sulle due stazioni del Monte combacerà con la prima scalata all’Everest da parte di alpinisti cinesi, il 25 aprile di 60 anni fa, dal lato della crosta nord. Sarà un omaggio al passato per inaugurare un nuovo futuro.