“Huawei ci spia, non vogliamo la sua tecnologia“. Aveva parlato così del colosso cinese della telefonia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nel corso di un’intervista rilasciata recentemente a Fox News. Parole dure che, però, non spaventano Huawei, pronta a lanciare già per gli inizi del 2021 un proprio nuovo sistema operativo.
A darne conferma è Yu Chengdong, CEO del Consumer Business Group Huawei, in occasione della Huawei Developer Conference di Songshan Lake. Il sistema operativo si chiamerà HarmonyOS 2.0 e il suo codice sorgente sarà disponibile agli sviluppatori già a partire da dicembre di quest’anno. All’evento sono stati presentati anche sei nuovi prodotti: il computer portatile HUAWEI MateBook X, MateBook 14 e l’orologio smart ideale per gli allenamenti WATCH GT 2 Pro. Insieme agli auricolari wireless FreeBuds Pro, allo smartwatch HUAWEI WATCH FIT e a HUAWEI FreeLace Pro.
La strategia cinese
La decisione di lanciare un nuovo sistema operativo, che nei progetti del colosso cinese dovrebbe rimpiazzare Android di Google, può considerarsi come una sorta di sfida al bando disposto dal presidente Trump. Dopo che la galassia Huawei è stata considerata un vero e proprio pericolo per la sicurezza nazionale a stelle e strisce, la mossa di Yu Chengdong sembra volta a dimostrare il contrario. La strategia del Ceo di Huawei è quella di creare un vero e proprio ecosistema. Tutto questo con l’obiettivo di sganciarsi dagli Stati Uniti, che attualmente detengono il dominio su Android di Google e, naturalmente, l’americana iOS di Apple.
Secondo Huawei, il sistema HarmonyOS 2.0 sarà il primo che “darà le ali all’immaginazione e diventerà il motore più potente per la prossima rivoluzione tecnologica”. Tutto questo, alla luce anche del successo dell’App cinese TikTok per cui lo stesso Presidente Trump aveva chiesto la cessione. “Presenteremo il lavoro degli sviluppatori cinesi ai consumatori globali, sperando di vedere più TikTok in futuro“, il commento di Yu Chengdong.