Google ha deciso di dare una “stretta di vite” nei confronti dei suoi creators negazionisti della crisi climatica. Infatti, non permetterà più agli inserzionisti, agli editori e ai creatori di contenuti su YouTube di monetizzare video che negano l’esistenza del cambiamento climatico. L’azienda lo ha rivelato attraverso un documento, pubblicato ieri, giovedì 7 ottobre.
La nuova politica di Google contro i contenuti che negano i cambiamenti climatici
“Oggi stiamo annunciando una nuova politica di monetizzazione per gli inserzionisti di Google, gli editori e i creatori di contenuti su YouTube. Questa vieterà la monetizzazione per tutti quei contenuti che contraddicono il consenso scientifico consolidato intorno all’esistenza e alle cause del cambiamento climatico“. Questo è quanto scritto dal team di Google Ads nel documento. “Questo include tutti quei contenuti che si riferiscono ai cambiamenti climatici come ad una bufala o truffa. Ma anche alle affermazioni che negano che il pianeta si stia riscaldando e quelle che negano che le emissioni di gas serra e l’attivitià umana contribuiscano al cambiamento climatico“.
Google ha spiegato che per far sì che questa nuova politica venga rispettata utilizzerà un mix di strumenti tecnologici e revisioni umane. “Nel valutare il contenuto rispetto a questa politica guardaremo attentamente il contesto in cui queste affermazioni sono dette. Differenzieremo quindi i contenuti che riportano le affermazioni false da quelli che li discutono e contestano“.
I partner pubblicitari non vogliono che i loro annunci appaiano nei video che riportano fake news
Questa è solo una delle azioni contro i negazionisti avviate da Google. Infatti, l’azienda è in prima linea contro la disinformazione divulgata attraverso le sue piattaforme. La settimana scorsa, ad esempio, Google ha vietato che su YouTube venga fatta disinformazione sui vaccini.
“Negli ultimi anni un numero crescente di nostri partner pubblicitari ed editori ha espresso preoccupazioni per gli annunci che sono pubblicati insieme a video che promuovono affermazioni inesatte sui cambiamenti climatici“. A dirlo è un portavoce di Google, che ha poi spiegato che inserzionisti “non vogliono che i loro annunci siano visualizzati accanto a questo tipo di contenuti“.