Non è sempre facile spiegare a Google cosa stiamo cercando. Magari siamo interessanti alla versione verde di un vestito, ma non conosciamo il nome del modello e il motore di ricerca sembra mal digerire le nostre vaghe descrizioni. Oppure vorremmo scoprire come riparare un oggetto rotto che abbiamo trovato, ma è talmente messo male che non riusciamo a capire di cosa si tratti. Ok, forse si tratta di due esempi un po’ estremi, ma è innegabile che in alcune circostanze l’uso di Google risulti un po’ limitante. Il colosso di Mountain View ne è consapevole e ha da poco lanciato una nuova funzione che promette di rivoluzionare l’uso del motore di ricerca.
Per spiegare in cosa consiste la novità, possiamo citare la tecnica dello “show don’t tell”, piuttosto nota tra gli appassionati di scrittura creativa. Consiste nel mostrare al lettore la scena che abbiamo immaginato, usando i cinque sensi dei personaggi per creare un’esperienza più immersiva. Quando l’autore si limita a raccontare il medesimo evento il risultato tende a essere più piatto e meno ricco di dettagli.
Nel caso di Google, possiamo paragonare il racconto alla semplice ricerca testuale sul motore di ricerca. In molte situazioni ci permette di trovare con precisione quello che vogliamo, ma in altre si rivela insufficiente. Per correre ai ripari, Big G ha deciso di introdurre la possibilità di “mostrare” al motore di ricerca una foto e associare ad essa ad alcun termini. Per esempio, possiamo caricare la foto del vestito che ci interessa e scrivere “verde” per rendere chiaro che vogliamo trovare una specifica variante cromatica dell’abito in questione. Oppure possiamo fare una foto a una bella torta e scrivere ricetta per capire come riprodurla in cucina. Anche capire che cos’è il vecchio marchingegno elettronico che abbiamo trovato e come possiamo ripararlo non è più impresa insormontabile.
Al momento la nuova funzione del motore di ricerca è in Beta ed è disponibile solo negli Stati Uniti per iOS e Android. Si basa su Google Lens e sfrutta le capacità dell’intelligenza artificiale per riconoscere i contenuti delle immagini.
Non è ancora perfetta e non può essere usata per tutto, però rappresenta un passo importante nella giusta direzione. Se verranno risolti alcuni problemi (come l’incapacità dell’intelligenza artificiale di capire a cosa dare la priorità) potrebbe davvero semplificare la vita a moltissimi utenti e rendere più facile trovare quel che si cerca.
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