Facebook porrà fine alla policy che tutela principalmente i politici in termini di moderazione dei contenuti. I personaggi pubblici saranno quindi sottoposti alle stesse regole che si applicano a tutti gli utenti. La novità che arriva da Menlo Park avrà inevitabili conseguenze sulle campagne elettorali di tutto il mondo. Sicuramente influenzerà anche la corsa alle prossime amministrative che si celebreranno in Italia, il prossimo autunno. Ad anticipare la notizia è il giornale online americano The Verge. Il tutto nonostante Mark Zuckerberg abbia a lungo sostenuto che i social non devono controllare i discorsi dei politici.
La decisione verrebbe presa in seguito alla sollecitazione dell’Oversight Board. Si tratta di un gruppo indipendente finanziato da Facebook per vagliare le norme della piattaforma social, secondo cui “le stesse regole dovrebbero essere applicate a tutti gli utenti”. Inoltre, Facebook starebbe pianificando di rendere pubblici i meccanismi del sistema di segnalazione degli account che infrangono le regole del social network. Ad esempio, gli utenti che ricevono un blocco, sia esso temporaneo o definitivo, potranno sapere l’orario esatto in cui è stata fatta la segnalazione che ha portato alla sospensione dell’account.
Buzzfeed e altre testate hanno riportato casi in cui i dipendenti di Facebook sono intervenuti manualmente per impedire che le pagine di alcuni politici fossero sanzionate in seguito alle segnalazioni degli utenti per incitamento all’odio. Facebook, negli ultimi anni, avrebbe stilato una lista di account politici “meritevoli” di particolare attenzione nei processi di verifica delle informazioni pubblicate e di moderazione dei contenuti controversi.
Il lasciapassare garantito da Facebook ad alcuni politici potrebbe decadere. La ragione per cui, fino ad oggi, è stato applicato un diverso grado di moderazione era quella della notiziabilità delle informazioni provenienti dagli account politici. Menlo Park, tuttavia, non prevede di eliminare del tutto l’eccezione di notiziabilità. Ma nei casi in cui verrà applicata tale clausola, Facebook farà sapere pubblicamente di aver applicato un trattamento di favore.
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