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Elon Musk vuole comprare OpenAI. Offerta una cifra da capogiro

Il miliardario vorrebbe ottenere il controllo dell’azienda che aveva contribuito a fondare anche per riportarla ai suoi principi fondativi di nonprofit e focalizzazione sul bene pubblico

Il mondo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale è nuovamente in fermento dopo l’annuncio di un’offerta da parte di un consorzio guidato da Elon Musk per l’acquisto di OpenAI, l’organizzazione nonprofit che ha creato il celebre modello di intelligenza artificiale ChatGPT. La cifra proposta, 97,4 miliardi di dollari, è di gran lunga una delle più elevate mai registrate per l’acquisizione di una startup tecnologica, e segna un nuovo capitolo nelle tensioni tra Musk e il CEO di OpenAI, Sam Altman.

Il contesto dell’offerta di Musk

Musk ha cofondato OpenAI nel 2015 insieme ad Altman, con l’intento di sviluppare tecnologie avanzate di intelligenza artificiale in modo etico e a beneficio dell’umanità. Tuttavia, dopo aver lasciato l’organizzazione, Musk ha avviato una propria startup, xAI, nel 2023, competendo direttamente con OpenAI. L’offerta di Musk sembra quindi essere una mossa strategica non solo per acquisire un controllo su una delle aziende più influenti nel campo dell’IA, ma anche per riportare OpenAI ai suoi principi fondativi di nonprofit e focalizzazione sul bene pubblico.

La tensione tra Musk e Altman si è intensificata nel tempo, culminando in una causa legale intentata da Musk contro OpenAI nell’agosto 2024. Musk accusa Altman di aver messo il profitto al di sopra del bene pubblico, violando i principi originali dell’organizzazione. Quest’ultima sta attualmente tentando di trasformarsi in una società a scopo di lucro, una decisione che Musk considera scorretta e contraria agli ideali che avevano guidato la creazione di OpenAI.

Reazione di Sam Altman

Sam Altman ha immediatamente risposto all’offerta di Musk attraverso un post su X, dichiarando sarcasticamente che OpenAI non era interessata all’offerta e che, in cambio, avrebbero potuto considerare l’acquisto di Twitter per 9,74 miliardi di dollari.

Questa battuta non solo riflette la tensione tra i due uomini d’affari, ma evidenzia anche la differenza di visione riguardo al futuro di OpenAI. Mentre Musk desidera riportare l’azienda alla sua missione nonprofit, Altman e il suo team ritengono che la trasformazione in una società a scopo di lucro sia necessaria per garantire i fondi necessari allo sviluppo dell’IA.

Il consorzio di Musk

Il consorzio che sostiene Musk nell’offerta include la sua startup xAI, oltre a Baron Capital Group ed Emanuel Capital. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, c’è la possibilità che xAI si fonda con OpenAI in seguito a un eventuale accordo. È interessante notare che xAI ha recentemente raccolto 6 miliardi di dollari dagli investitori, raggiungendo una valutazione di 40 miliardi di dollari. Questa solidità finanziaria potrebbe fornire a Musk le risorse necessarie per sostenere la sua ambiziosa offerta.

Le sfide di Musk

Per finanziare la sua offerta, il miliardario potrebbe essere costretto a vendere parte della sua partecipazione in Tesla o a utilizzare la sua partecipazione in SpaceX come garanzia per un prestito. Queste scelte non sono prive di rischi, considerando che l’acquisto di Twitter da 44 miliardi di dollari ha già messo a dura prova le sue capacità di negoziazione con le banche. Inoltre, l’impatto di una potenziale acquisizione di OpenAI da parte di Musk potrebbe influenzare la sua reputazione nel mondo delle startup tecnologiche e dell’IA, un settore in cui la fiducia e la credibilità sono fondamentali.

La proposta di Musk di acquistare OpenAI non è solo una questione finanziaria, ma rappresenta una battaglia ideologica più ampia sul futuro dell’intelligenza artificiale e sul modo in cui deve essere gestita. Con l’IA che gioca un ruolo sempre più centrale nella società moderna, le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi potrebbero avere ripercussioni significative non solo per le aziende coinvolte, ma anche per l’intero ecosistema tecnologico.

Mentre Musk continua a lanciarsi in sfide ambiziose e controverse, il mondo dell’IA osserva con attenzione, consapevole che le sue azioni potrebbero ridefinire il panorama dell’innovazione tecnologica nei prossimi anni. A prescindere dall’esito di questa offerta, è chiaro che il dibattito sull’etica e sulla governance dell’intelligenza artificiale è destinato a intensificarsi, coinvolgendo non solo i leader del settore, ma anche il pubblico e i governi di tutto il mondo.

Redazione

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