Quando sei uno degli uomini più ricchi della Terra ci sono pochi limiti a quello che puoi fare. Elon Musk rientra in questa ristretta cerchia e ha dimostrato più volte di non farsi troppi problemi a compiere azioni apparentemente avventate o addirittura “folli”. Nel corso della sua carriera ha venduto lanciafiamme (sequestrati dalle forze dell’ordine in vari Paesi), si è autoproclamato imperatore di Marte (finora nessun’altro ha reclamato il trono!) e ha pure proposto di bombardare il pianeta rosso per renderlo abitabile!
Ma ha anche dato vita a società di successo, come SpaceX, PayPal e The Boring Company. Si è reso protagonista, inoltre, di alcune dichiarazioni controverse, che talvolta l’hanno costretto ad andare in tribunale o a perdere una parte del suo cospicuo patrimonio. La piattaforma in cui ha fatto più furore è sicuramente Twitter, dove è uno degli utenti più attivi. Di recente ha persino comprato il 9,2% delle azioni del social per tre miliardi di dollari, diventandone l’azionista di maggioranza.
Dietro a questa scelta si nasconde un Elon Musk visibilmente stanco delle dinamiche di Twitter e desideroso di cambiare la situazione dall’interno. È quanto emerge da un sondaggio che il miliardario ha postato sul suo account il 25 marzo.
“La libertà di parola è essenziale in una democrazia funzionante. Ritenete che Twitter si adegui in modo rigoroso a questo principio?”, ha chiesto ai suoi follower. Il 70,4% di loro ha risposto “no”, probabilmente rafforzando la sua convinzione di dover intervenire. In un tweet successivo, infatti, Musk ha specificato che le conseguenze del sondaggio sarebbero state importanti. L’acquisizione delle azioni di Twitter è avvenuta il 14 marzo, qualche giorno prima del sondaggio e dei tweet in cui il fondatore di SpaceX ha sollevato dei dubbi sulla “tenuta democratica” di Twitter.
All’inizio di marzo, Elon Musk aveva dichiarato di essere un sostenitore della libertà di espressione in tutte le sue forme. Questo commento era arrivato dopo che alcune fonte governative avevano chiesto a Starlink di bloccare l’accesso ad alcuni siti di informazione russi. “Lo faremo solo se ci minacceranno con una pistola”, ha scritto su Twitter.
Finora l’ultimo grande acquisto di Musk era rimasto nascosto, ma è stato svelato oggi, lunedì 4 aprile, da un deposito pubblicato oggi dalla Securities and Exchange Commission (Sec) degli Stati Uniti. Nel documento si fa riferimento alle 73.486.938 azioni ordinarie a titolo personale del fondatore di Telsa, comprate tramite la Elon Musk Revocable Trust 2003, di cui è l’unico amministratore fiduciario.
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