Donald Trump è stato rimosso da Twitter “per sempre”. Per l’ex presidente degli Stati Uniti d’America si tratta di un divieto permanente. Non potrà creare un nuovo account sulla piattaforma nemmeno se tornasse a candidarsi. Lo ha chiarito il direttore finanziario di Twitter, Ned Segal, intervistato da Cnbc. “Se vieni rimosso dalla piattaforma, vieni rimosso dalla piattaforma”, ha detto Segal. “Ricordatevi che la nostra politica ha come principio quello di garantire che non venga permesso l’incitamento alla violenza”.
Twitter aveva preso di mira, in particolar modo, due post di Donald Trump
La sospensione permanente decisa dal social nei confronti di Donald Trump è la ‘sanzione’ più dura prevista da Twitter, che non si può aggirare, come spiegato nell’help center del social network. Il provvedimento era arrivato il 9 gennaio scorso, a tre giorni dall’assalto a Capitol Hill. Un assalto “incitato” dal presidente, secondo i pubblici ministeri che ne hanno chiesto l’impeachment.
Sono stati due i tweet che hanno portato Twitter a prendere la decisione di rimuovere definitivamente l’account di Trump. Nel primo il magnate aveva dichiarato: “I 75.000.000 di grandi patrioti americani che hanno votato per me, UNITED STATES FIRST e MAKE AMERICA GREAT AGAIN, avranno una VOCE DA GIGANTE in futuro. Non subiranno mancanze di rispetto o trattamenti ingiusti in alcun modo o forma!”. Nel secondo, il presidente uscente aveva annunciato: “A tutti quelli che me lo hanno chiesto, non andrò all’inaugurazione del 20 gennaio”, riferendosi all’insediamento del presidente Joe Biden.
Anche Facebook potrebbe andare in questa direzione
Oltre a Twitter, anche Facebook aveva negato a Donald Trump di non potere utilizzare il proprio account. Il social media aveva deciso di bloccare a “tempo indeterminato” il profilo del presidente uscente dopo gli eventi che avevano scosso Capitol Hill. “Riteniamo che i rischi di permettere al Presidente di continuare a utilizzare il nostro servizio durante questo periodo siano troppo grandi. Pertanto, stiamo estendendo il blocco che abbiamo messo sul suo account Facebook e Instagram a tempo indeterminato”, scrisse all’epoca Mark Zuckerberg in un post pubblicato sulla sua pagina ufficiale.