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TECNOLOGIA

App di contact tracing: uno studio su Nature ne testimonia l’utilità

Le app di contact tracing sono utili a prevenire le infezioni da coronavirus? Negli scorsi mesi, i dubbi su questi strumenti non sono mancati, anche a causa dello scarso successo di Immuni. L’applicazione italiana, infatti, non ha raggiunto i risultati sperati. Gli ultimi dati disponibili indicano che solo 11.500 utenti hanno registrato la propria positività sull’app e circa 88.000 persone hanno ricevuto una notifica di esposizione. In altri Paesi, tuttavia, dei software simili a Immuni hanno svolto un ruolo cruciale nella lotta alla pandemia: lo dimostrano i risultati di un nuovo studio, recentemente pubblicati sulla rivista Nature.

L’app del National Health Service

La ricerca indica, per esempio, che l’app Covid-19 del National Health Service (NHS), lanciata in Inghilterra e in Galles, ha inviato 4,4 notifiche di esposizione per ogni utente che era risultato positivo al Sars-CoV-2 e che aveva accettato di notificarlo ai propri contatti: più del doppio della media di 1,8 contatti notificati tramite tracciamento manuale. Gli utenti che usano regolarmente il software sono 16,5 milioni. Tramite dei modelli statistici, un team di ricerca dell’Università di Oxford, guidato da Christophe Fraser, ha stimato che ogni aumento dell’1% degli utenti dell’app riduce il numero di infezioni dello 0,8-2,3%.

Le altre app di contact tracing

Anche da uno studio pilota condotto nelle Isole Canarie sull’app spagnola Radar Covid sono emersi dei risultati incoraggianti. Il software, infatti, ha notificato circa il doppio del numero di persone esposte al contagio rispetto al tracciamento manuale dei contatti. I risultati di un’altra valutazione indicano che l’uso dell’app svizzera SwissCovid ha incrementato del 5% il numero di persone in quarantena a Zurigo. Il 17% di questo campione è poi risultato effettivamente positivo al coronavirus. Inoltre, i contatti non familiari notificati dall’app sono entrati in quarantena un giorno prima rispetto a quelli avvisati tramite tracciamento manuale. Per gli autori dello studio, questi dati testimoniano l’utilità delle app di contact tracing. I ricercatori le definiscono uno strumento prezioso per la salute pubblica e ritengono che “andrebbe migliorato il modo in cui sono integrate nel sistema sanitario locale”.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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