Un valore sportivo inestimabile, ma poi c’è anche quello economico. Con una domanda che, a bocce ferme, è lecito porsi: quanto hanno guadagnato Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi dopo aver vinto alle Olimpiadi di Tokyo 2020 la medaglia d’oro rispettivamente nei 100 metri piani e nel salto in alto? Una risposta che solo il tempo completerà, ma intanto ci sono cifre certe già garantite ai due campioni dal Coni.
I premi che il Coni ha stabilito per Tokyo 2020
Il Comitato olimpico italiano aveva infatti stabilito prima della partenza per Tokyo 2020 un premio di 180 mila euro per tutti coloro che alle Olimpiadi avessero strappato una medaglia d’oro. Si tratta di una cifra doppia rispetto all’argento (90 mila euro) e tripla rispetta al bronzo (60 mila euro). E, comunque, superiore del 20% rispetto alle cifre garantite a Rio 2016.
Attualmente a Tokyo 2020 la truppa italiana si è già assicurata cinque medaglie d’oro, nove d’argento e quindici di bronzo. Ciò significa che Jacobs, Tamberi e gli altri campioni olimpici sono già costati 3,810 milioni di euro al Coni. Quasi quattro milioni di esborso, che però per il Coni rappresentano un investimento per avvicinare i giovani allo sport. Ma anche un incentivo per “dare merito agli sportivi che in questo periodo difficile non hanno ricevuto entrate“, come ha spiegato Giovanni Malagò.
Italia: un confronto con l’Europa e il resto del mondo
Da segnalare, comunque, che l’Italia rappresenta il quinto Paese del mondo per premi più alti garantiti a chi vince alle Olimpiadi. Meglio va solo agli atleti di Azerbaijan (208 mila euro per l’oro, 104 mila per l’argento e 52 mila per il bronzo), Kazakistan (210 mila euro per l’oro, 126 mila euro per l’argento, 63 mila euro per il bronzo) e Indonesia (626 mila euro per l’oro, 317 mila per l’argento, 158 mila per il bronzo). In cima alla classifica c’è però Singapore. Dove una medaglia d’oro a Tokyo 2020 vale 626 mila euro, una d’argento 420 mila, una di bronzo 210 mila. A raccogliere i dati è stato l’autorevole ‘Forbes’.
Come visto, insomma, più dell’Italia pagano soprattutto Paesi dell’est, diversi dei quali dell’ex blocco sovietico. E in Europa? Le cifre sono lontane da quelle garantite agli atleti azzurri. Basti pensare che un oro in Francia vale 65 mila euro, in Germania 20 mila. E addirittura il Regno Unito non garantisce premi ai suoi campioni delle Olimpiadi. Ben altro discorso per Jacobs, Tamberi e gli altri eroi nostrani di Tokyo 2020. Che, al netto di eventuali nuovi contratti e magari sponsorizzazioni, già adesso sanno che troveranno in Italia un conto in banca arricchito di 180 mila euro.