Le Olimpiadi di Tokyo si svolgeranno a porte chiuse. Dopo aver bandito gli spettatori stranieri alcuni mesi fa, gli organizzatori dell’evento internazionale hanno stabilito che neppure i cittadini della capitale potranno assistere ai Giochi. La decisione è arrivata al termine della riunione odierna del consiglio direttivo, composto da Thomas Bach, il presidente del Comitato olimpico internazionale, Seiko Hashimoto, la presidente del comitato organizzatore e dalla governatrice Yuriko Koike, assieme alla ministra per lo Sport Tamayo Marukawa. “Non avevamo altra scelta”, ha ammesso Hashimoto. “È un peccato che i Giochi si svolgano con queste limitazioni, chiedo scusa a chi aveva acquistato i biglietti”, ha aggiunto. Oltre a Tokyo, la misura dovrebbe riguardare anche le tre prefetture circostanti, ossia Chiba, Kanagawa e Saitama.
Confermato lo stato di emergenza a Tokyo
La decisione di disputare le Olimpiadi di Tokyo senza pubblico è arrivata poco dopo l’annuncio dello stato di emergenza a Tokyo per il coronavirus, che rimarrà in vigore per tutta la durata dei Giochi e terminerà il 22 agosto. Il primo ministro giapponese, Yoshihide Suga, non ha escluso la possibilità di una revoca anticipata nel caso in cui la situazione sui contagi dovesse migliorare.
Il nuovo provvedimento, che riguarderà anche le prefetture di Chiba, Kanagawa e Saitama, entrerà in vigore da lunedì. Andrà ad estendere le misure già esistenti, che obbligano le attività commerciali ad anticipare gli orari di chiusura e vietano la vendita di alcool dopo le 19:00. In altre cinque prefetture del Giappone, Aichi, Hokkaido, Kyoto, Hyogo e Fukuoka, il quasi stato di emergenza verrà abolito. Nell’isola di Okinawa, invece, le disposizioni saranno più stringenti a causa delle criticità presenti nel sistema ospedaliero. Per Tokyo si tratta del quarto stato di emergenza dall’inizio della pandemia. Si è reso necessario a causa del sempre maggiore numero di contagi, che ormai aumentano senza interruzioni da 19 giorni.