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Dopo otto anni l’iter che avrebbe dovuto consentire alla As Roma di costruire il suo nuovo stadio a Tor di Valle sembra sempre più in bilico. La nuova proprietà americana, guidata dal magnate Dan Friedkin, sta sondando nuove possibilità per il nuovo stadio di proprietà, con le ipotesi riportate negli ultimi giorni dai media di uno spostamento nell’area di Tor Vergata o di una riqualificazione dello Stadio Flaminio. Due alternative che però non sembrano soddisfare i sostenitori del club. “A Tor Vergata e al Flaminio sono tutti laziali” dicono.
Le alternative a Tor di Valle non convincono, ma i romanisti vogliono lo stadio
Già l’ipotesi Tor di Valle, in realtà, non è proprio la favorita dai tifosi. “Se entri là dentro non esci più”, “Sempre stato contrario a quella zona” sono alcune delle opinioni raccolte girando per le strade della Capitale. Uno stadio di proprietà, però, interessa ai romanisti anche per questioni extracalcistiche. “Se può servire a riqualificare alcune aree della città ben venga il nuovo stadio” dicono.
Attenzione però a ‘quale’ parte di Roma riqualificare: “Tor Vergata e Flaminio? Perfetti per la Lazio, lì sono tutti laziali”. Sul Flaminio, però, ci sono anche pareri a favore: “Se lo riqualificano fanno una gran bella cosa, quello era il nostro stadio”, racconta un attempato tifoso romanista. Alla fine, però, l’opinione sul nuovo impianto è chiara: “Basta che ce lo fanno fare”.
Perché l’iter per lo stadio a Tor di Valle è in bilico
Sono diversi gli ostacoli alla costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle, nell’area del famoso ippodromo. Uno di questi rappresenta un punto assai controverso: i terreni, infatti, sono stati pignorati a causa di un vecchio credito bancario, come riporta una lettera dell’amministrazione di Roma Capitale alla As Roma pubblicata da La Repubblica. Rischiano quindi di finire addirittura all’asta, una prima udienza sul caso è fissata per il prossimo 18 dicembre.
Dal punto di vista prettamente politico, restano i dubbi all’interno della maggioranza in Campidoglio: i consiglieri M5s non hanno ancora trovato un punto comune sulla questione, nonostante le aperture nei mesi scorsi della sindaca Virginia Raggi. Quella del nuovo stadio resta quindi una questione complessa, che a otto anni dai primi progetti non riesce ancora a trovare una sua definizione.