Short track, Van Ruijven non ce l’ha fatta. Il ricordo di Arianna Fontana

Una giornata così terribile per la comunità di pattinaggio corto… Abbiamo perso un grande skater, un combattente…Era troppo presto…Pensieri e preghiere alla sua famiglia, agli amici e ai suoi”. Così Arianna Fontana, la regina azzurra dello short track, nella tarda serata di ieri su Facebook ha esternato il suo dolore per la scomparsa della collega Lara van Ruijven.

Non ce l’ha fatta, la giovane pattinatrice olandese. Da giorni stava lottando contro una malattia autoimmune che dallo scorso 25 giugno la costringeva su un letto d’ospedale a Perpignan, in Francia. Già, perché prima del ricovero, stava affrontando con la proverbiale grinta il raduno della nazionale orange sui Pirenei, in vista di una stagione ricca di appuntamenti e obiettivi.

Il mondo del ghiaccio piange Lara van Ruijven

Ieri, dopo una dozzina di giorni in terapia intensiva, il suo cuore ha smesso di battere. L’ultimo “guizzo”, per superare questo male violentissimo, le è stato impossibile. Un colpo tremendo per tutto il mondo del ghiaccio: a soli 27 anni, se ne va una delle atlete di punta dell’intero movimento.

Poco più di un anno fa, ai Mondiali di Sofia, era infatti entrata nel gotha della disciplina grazie alla medaglia d’oro nei 500. Un titolo iridato arrivato al termine di una gara folle e surreale, culminata con una rimonta da urlo di Martina Valcepina, squalificata però dopo il numero al fulmicotone per un gomito “galeotto” che, a detta del giudice, avrebbe penalizzato proprio la rivale olandese.

Se ne va con l’iride addosso, Lara van Ruijven: era una delle protagoniste annunciate del pattinaggio corto da qui ai Giochi di Pechino 2022. La sua corsa però ieri si è fermata. E con essa, tutti i suoi sogni.

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