L’arbitro è stato costretto a sospendere il match di Serie A a causa del lancio di fumogeni in campo e di cori rivolti alla dirigenza: lo scenario è davvero surreale.
Di settimana in settimana sembra avvicinarsi la consapevolezza che ci sarà poco o meglio nulla da poter fare per impedire che la Sampdoria retroceda in Serie B, per la prossima stagione. La squadra blucerchiata ha cercato di promuovere il massimo sforzo pur con i limiti tecnici. Questi dovuti alla situazione economico-finanziaria del club per essere all’altezza delle rivali. Ma la maggior parte dei tentativi si sono rivelati vani. Così gli animi dei tifosi sono giunti piuttosto accesi in occasione di un appuntamento speciale di campionato.
Si tratta del derby ligure contro lo Spezia, ospitato proprio dalla cornice di Marassi. Non soltanto uno scontro fra due squadre della medesima regione. Bensì anche tra due formazioni che reciprocamente cercano di risucchiarsi punti per guadagnarsi un posto al sicuro, quando mancano ormai soltanto sette partite alla fine della stagione.
La Sampdoria ha dominato la prima parte del match, producendo più azioni offensive e riuscendo a portarsi in vantaggio grazie all’attesa rete di Bruno Amione sul finale del primo tempo. Sullo sviluppo di un calcio d’angolo, c’è stato un colpo di testa al centro dell’area da parte del difensore e Dragowski, pur avendo sfiorato la sfera, non è riuscito a evitare il gol. Lo stadio potrebbe animarsi di gioia. Invece diviene scenario di una protesta, dovuta alla grande delusione per la situazione attuale di un club in decadenza, che sembra essere condannato a causa dei deficit economici della gestione di Massimo Ferrero.
L’ambiente si è del tutto complicato con l’inizio del secondo tempo di gioco. Sampdoria-Spezia, infatti, è stata ripresa dopo qualche minuto di ritardo, con le squadre nel frattempo rientrate in campo. Poiché l’arbitro Maresca è stato costretto a fermare tutti per i fumogeni lanciati in campo dalle gradinate. Una protesta furiosa da parte dei tifosi nei confronti dell’ex presidente e della sua dirigenza. La ‘Gradinata Sud’ ha ribadito il concetto esponendo anche un chiaro striscione, che recita: «Liberate l’Unione Calcio Sampdoria».
I cori di disapprovazione sono stati rivolti anche contro Edoardo Garrone. È colui il quale ha difatti ceduto la Sampdoria a Ferrero. I tifosi avevano invocato il suo aiuto per risollevare le sorti del club e non sono bastate le spiegazioni di Garrone circa l’impossibilità legale di intervenire con una liquidità che consenta di mantenere in vita il club. Il direttore di gara Maresca ha poi ripreso la sfida, dopo circa sei minuti, facendo mandare un messaggio allo speaker annunciando che, in caso di reiteramento dei cori, il match non sarebbe proseguito.
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