La Juventus è scesa in campo all’Allianz Stadium per ospitare il Friburgo in Europa League: le dichiarazioni sono arrivate prima del match.
La Juventus questa sera è impegnata a Torino in campo per l’Europa League contro il Friburgo. La gara che si sta svolgendo all’Allianz Stadium è utile per l’andata degli ottavi della competizione. Nel pre-partita ha parlato un membro della società bianconera. E ha affrontato un argomento importante.
Nel pre-partita ha parlato prima di tutto Massimiliano Allegri ai microfoni di ‘Sky Sport’, affermando: “Abbiamo una partita importante oggi e domenica ne abbiamo un’altra. La sfida si può decidere anche nel secondo tempo, quindi ho preferito portare chiesa in panchina per averlo al completo anche domenica. Il Friburgo è una squadra fisica, che anche con poche occasioni sa fare gol”.
Al momento la gara è fermo sullo 0-0 ma c’è ancora tutto un secondo tempo da giocare. Prima del fischio d’inizio della sfida non ha parlato solamente il tecnico bianconero, ma anche il Chief Football Officer, Francesco Calvo. Soprattutto di una questione nello specifico che non è strettamente legata all’Europa League. Le sue parole.
Francesco Calvo, Chief Football Officer della Juventus, ha parlato ai microfoni di ‘DAZN’ poco prima dell’inizio di Juventus-Friburgo. In merito al match ha dichiarato: “Ho visto la squadra molto concentrata, è una partita importante. Dobbiamo cercare di vincere con qualche gol di scarto per giocare con meno ansia al ritorno, manca poco al fischio di inizio e siamo ansiosi di vederla e di giocarla”.
“In questo momento – ha continuato Calvo – l’Europa League, come tutte le competizioni che giochiamo, è un obiettivo, vogliamo sempre vincere ogni manifestazione. Sappiamo che non è facile, mancano diverse partite, cominciamo a vedere da oggi e dal risultato che facciamo”.
Poi il bianconero ha affermato in merito a una questione in particolare, quella su Paul Pogba: “Non siamo delusi dal suo atteggiamento in generale perché vediamo come si impegna. Lui è un leader dello spogliatoio e della squadra e dai leader ci aspettiamo che siano d’esempio. Il ritardo, piccolo o grande che sia, e quello di ieri è stato piccolo, è un segnale importante. Ci sono delle regole, la disciplina è importante e quindi la società e l’allenatore hanno deciso di non convocarlo“.
Ma il suo discorso non è finito qui, anzi. Ha voluto toccare un punto delicatissimo per la Vecchia Signora stavolta ai microfoni di ‘Sky Sport’: “La decisione del Tar è una carta che noi chiediamo dall’inizio: non ne conosciamo il contenuto e attendiamo il giudizio. Molto complicato per la squadra trovare motivazioni e capire per che cosa sta lottando: è fondamentale la compattezza e lottare partita per partita”.
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