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È rientrata a Malpensa, intorno alle 13 di oggi, lunedì 14 marzo, la delegazione di Milano-Cortina 2026 che ha vissuto ai Giochi olimpici di Pechino 2022. Con loro è rientrata anche la bandiera italiana accompagnata dal sindaco di Cortina d’Ampezzo, Gianpietro Ghedina, dalla vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, e dal presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli. Ad attenderli all’aeroporto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, la sottosegretaria di Stato con delega allo Sport, Valentina Vezzali, e il sottosegretario allo Sport di Regione Lombardia, Antonio Rossi.
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“Tornare con queste medaglie al collo è davvero importante. Ora però bisogna lavorare tanto e pensare alle prossime olimpiadi di Milano-Cortina dove dovremo cercare di fare ancora meglio”. Così Giacomo Bertagnolli, atleta paralimpico plurimedagliato a Pechino 2022 nello sci alpino, al suo rientro in Italia. Ad attenderlo, anche il nonno e la nonna, commossi per il suo ritorno.
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“La sfida nell’ospitare una Paralimpiade è proprio quella di riuscire non solo ad organizzare un grande evento sportivo, ma anche trasformare una società sotto il profilo dell’accessibilità e sotto il profilo culturale. Da adesso in poi bisogna lavorare a testa anche sulla sensibilizzazione nei confronti della valorizzazione delle potenzialità delle diversità. Questa è l’essenza dello sport paralimpico. – ha commentato Pancalli -. Il bilancio di Pechino 2022 è sicuramente positivo. Devo dire che qualcosina pure è mancata, però sono risultati che ci confermano i grandi campioni, ci danno delle certezze, ma ci indicano anche con grande umiltà tutto quello che dobbiamo ancora fare in vista di Milano-Cortina”.
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Il presidente del Cip ha poi parlato della situazione in Ucraina: “Stiamo provando ad aiutare gli atleti ucraini in tutti i modi, come Comitati paralimpici europei. In molti vogliono rientrare in Ucraina, perché non possono lasciare i loro fratelli, mariti e compagni che stanno in guerra. Per gli ucraini era importante esserci, perché è la presenza di una nazione che esiste e chiede pace. Il viaggio di ritorno presenta molte difficoltà dal punto di vista organizzativo ed economico”.
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Come detto, all’arrivo a Malpensa era presente anche il presidente del Coni Malagò, che parlando con i cronisti si è soffermato sullo striscione dei tifosi del Verona in occasione della partita con il Napoli. “La risposta è fin troppo banale: uno rimane senza parole, allibito, ma c’è stato un coro unanime della stessa società Verona, e anche della città. È un profondo segnale di disprezzo di ciò che sta succedendo in Ucraina”.
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A condannare il gesto anche la sottosegretaria allo Sport, Vezzali. “Sullo striscione esposto a Verona – ha dichiarato – auspico che vengano presi dei provvedimenti perché in un contesto come quello che stiamo vivendo, certe cose non devono accadere. Dobbiamo unirci verso la pace, dobbiamo camminare tutti insieme nello spirito dell’accoglienza e della solidarietà“. Infine, Vezzali si è soffermata sull’aumento della capienza negli stadi. “Se il presidente Gravina mi farà la richiesta di un aumento della capienza la prenderò in considerazione anche perché stiamo andando verso una riduzione dei casi e quindi stiamo tornando in una sorta di normalità“.
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