La lunga trionfale estate sportiva italiana non è ancora finita. Già, perché ormai manca veramente pochissimo all’inizio delle Paralimpiadi di Tokyo 2020. La cerimonia di apertura è prevista per domani, martedì 24 agosto, alle ore 13 italiane (le 19 in Giappone). A distanza di due settimane dalla fine delle Olimpiadi, tra l’ombra del Covid che avanza e le tensioni internazionali collegate alla crisi afgana, le Paralimpiadi dureranno fino a domenica 5 settembre.
Un’edizione che, come i Giochi olimpici, ha già vissuto lo slittamento di un anno a causa della pandemia, che continua a tenere sotto pressione gli organizzatori dopo l’ondata record di infezioni degli ultimi giorni. Tanto che il CEO di Tokyo 2020, Toshiro Muto, ha dichiarato che “è necessario adottare ulteriori misure”. E tra queste si profila l’obbligo per atleti e addetti ai lavori (anche media) di testarsi quotidianamente, anziché ogni quattro giorni e per tutta la durata di permanenza in Giappone. Limitando al minimo gli spostamenti e comunque entro il circuito paralimpico.
Alle Paralimpiadi saranno in palio nel complesso 539 titoli, dei quali 272 maschili, 227 femminili e 40 misti/open. In tutto saranno presenti 4400 atleti, dei quali 2318 uomini, 1782 donne e 300 per le gare di categoria mista/open, e saranno 22 le discipline protagoniste. Per quanto riguarda l’Italia, è ancora negli occhi (oltre agli Europei di calcio) il successo ottenuto nelle Olimpiadi. Con tanto di primato assoluto scritto per quanto riguarda le medaglie vinte. Un bottino che sogna anche la spedizione paralimpica, forte del record di atleti partecipanti. Saranno infatti ben 115 gli azzurri al via alle Paralimpiadi: più donne (63) che uomini (52). Obiettivo: superare le 39 medaglie di Rio de Janeiro.
Si parte dai portabandiera Beatrice ‘Bebe’ Vio e Federico Morlacchi, stelle rispettivamente della scherma e del nuoto. Proprio in piscina l’Italia sarà impegnata con una vera e propria corazzata. Oltre a Morlacchi (per lui già 1 oro, 3 argenti e 3 bronzi nelle Paralimpiadi), le speranze azzurre sono riposte anche in Simone Barlaam, Antonio Fantin, Carlotta Gilli, Giulia Ghiretti, Arjola Trimi e Giulia Terzi. Per quanto riguarda l’atletica, non si può non pensare a Martina Caironi, già regina nei 100 metri a Londra 2012 e Rio 2016. Per lei in vista un derby tutto italiano con Ambra Sabatini. Oltre che il doppio impegno anche nel salto in lungo.
Gli anni passano ma resta la competitività di Assunta Legnante e Oney Tapia: la campana è un asso del getto del peso, specialità in cui potrebbe cimentarsi anche il discobolo di origini cubane. Speranze di medaglia sono affidate anche a Oxana Corso (specialista dei 100 e 200 metri), Monica Contrafatto (100 metri) Francesca Cipelli, Marco Cicchetti (salto in lungo) e Nicky Russo (getto del peso). Desta invece molta curiosità la situazione agli antipodi di due atleti in particolare. Il 17enne triestino Matteo Parenzan, astro nascente del tennistavolo, e la 50enne Francesca Porcellato, talento del paraciclismo alla 11esima Paralimpiade dopo un passato nell’atletica leggera e nello sci nordico.
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