“L’abbiamo fatta sporca, siamo campioni del Mondo“. Sono le parole di Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, atlete paralimpiche che hanno realizzato oggi, 4 settembre, una storica tripletta nei 100 metri femminili T63 alle Paralimpiadi di Tokyo. Tre medaglie che vanno così ad arricchire il medagliere italiano, attualmente a quota 69.
Ambra Sabatini, una 19enne da record del mondo
“Vincere è bellissimo. Però il podio a tre… era proprio quello che sognavamo“. A raccontarlo a Rai Sport è Ambra Sabatini, la più giovane delle tre campionesse paralimpiche. La 19enne originaria di Livorno, ma residente a Porto Ercole, ha realizzato il record del mondo, con un tempo di 14”11.
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Sabatini nel 2019 ha avuto un grave incidente e ha perso la gamba sinistra. Durante il ricovero in ospedale, però, l’atleta medaglia d’oro ha iniziato ad informarsi sullo sport paralimpico. Così, ha cominato ad allenarsi, dopo essere entrata in contatto con la onlus Art4Sport, fondata dai genitori di Bebe Vio. Così, Ambra Sabatini ha iniziato ad allenarsi, destreggiandosi tra scuola prima e università dopo. Dopo aver polverizzato il record del mondo a Dubai, a febbraio 2021, con un tempo di 14”59, alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 è riuscita a battere il suo stesso primato, con un tempo di 14”11.
Monica Graziana Contrafatto dedica la vittoria all’Afghanistan
Alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 gli atleti non dimenticano di dedicare un momento alla drammatica situazione in Afghanistan. Monica Graziana Contrafatto, medaglia di bronzo nei 100 mt femminili, ha voluto dedicare la sua vittoria al Paese. “Io voglio dedicare la mia medaglia a quell’altro Paese che mi ha tolto qualcosa che in realtà mi ha dato tanto, l’Afghanistan“.
Contrafatto, 40enne originaria di Gela, in provincia di Caltanissetta, nel 2012 è stata caporale maggiore dei bersaglieri in missione proprio in Afghanistan. Qui, durante un attacco alla base militare italiana, ha perso la gamba destra a causa delle schegge di una bomba. Alle Paralimpiadi, a 9 anni dall’evento, ha conquistato ma medaglia di bronzo con un tempo di 14”73.
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Monica Graziana Contrafatto è stata inoltre la prima donna soldato dell’esercito italiano ad essere decorata. Infatti, il 4 maggio 2015, ha ricevuto la medaglia al valore dell’esercito, per il comportamento tenuto durante l’attacco subito dalle forze avverse nel 2012.
Prima delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, l’atleta ha vinto la medaglia di bronzo dei 100 metri piani categoria T42 ai Giochi di Rio 2016. Più di recente, nel 2018 ha conquistato la medaglia d’oro nei 100 mt piani agli Invictus Games di Sydney.
Martina Caironi, dopo la medaglia d’oro a Londra e Rio arriva l’argento storico alle Paralimpiadi di Tokyo 2020
“È quello che sognavamo. È bellissimo. Si è creato un bello spirito e siamo felicissime” ha detto Martina Caironi, medaglia d’argento nei 100 metri femminili T63 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. L’atleta, 31enne originaria di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, ha conquistato il secondo gradino del podio olimpico con il tempo di 14”46.
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Nata nel 1989, Martina Caironi è la “veterana” del terzetto. Infatti, prima della storica vittoria alle Paralimpiadi di quest’anno, l’atleta ha vinto due medaglie d’oro ai Giochi Paralimpiaci nei 100 mt piani T42 a Londra 2012 e Rio 2016. Ma non solo. Perché ha anche conquistato la medaglia d’argento nel salto in lungo T42 a Rio e nel T63 ai Giochi di quest’anno.
Dopo aver subito l’amputazione della gamba nel 2007, in seguito ad un incidente in moto, Martina Caironi ha conquistato una serie di successi in ambito Paralimpico, tra mondiali e olimpiadi. Nel 2015, a Nembro, ha ottenuto il suo primo record mondiale nei 100 m piani con il tempo di 15”05. L’atleta, inoltre, fa parte del Comitato Paralimpico delle Fiamme Gialle ed è rappresentate degli atleti nel consiglio e nella giunta nazionale del Comitato italiano Paralimpico.