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La delegazione italiana ha fatto il suo ingresso alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi 2020 allo stadio olimpico di Tokyo. A capitanare la spedizione più numerosa di sempre, ben 115 atleti, c’erano un’emozionata Bebe Vio e il nuotatore Federico Morlacchi. Il loro entusiasmo è stato catturato in alcune storie su Instagram precedenti la sfilata che ritraggono sia Bebe Vio sia altri componenti della squadra paralimpica azzurra.
Paralimpiadi, le parole di Morlacchi
“Essere avanti a tutti e portare la bandiera con Bebe è stata un’emozione veramente assurda. Ed essere seguiti da atleti di questo calibro è una roba che dà una carica assurda. Domani in vasca, sveglia alle cinque e pronti per dare il via alle danze”. Sono queste le prime sensazioni di Federico Morlacchi dopo aver guidato con il tricolore la delegazione italiana assieme a Bebe Vio. Il nuotatore azzurro esordirà ai Giochi già domani.
#fly2tokyo team pronto per la cerimonia di apertura di #Tokyo2020!
Manca solo la bandiera🇮🇹… se la sarà mica fregata il Morlacchi?! 🤔😲🤣 pic.twitter.com/zJonNP1x8b— Beatrice Vio (@VioBebe) August 24, 2021
La delegazione italiana ha sfilato per 14esima nella parata d’apertura dei Giochi paralimpici. La prima delegazione a fare il suo ingresso allo stadio olimpico è stata quella degli atleti rifugiati. A tenere alta la bandiera c’era Mohammad Abbas Kharimi, paratleta del nuoto afgano nato a Kabul. Per l’Afghanistan, priva al momento dei suoi due atleti che ieri sono usciti da Kabul per andare in Australia, ha sfilato solo la bandiera nazionale, portata da un volontario.