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Secondo una recente analisi condotta da Gracenote di Nielsen, si prevede che le donne vinceranno tre quarti delle medaglie italiane a Pechino in occasione delle prossime Olimpiadi invernali.
Lo scenario è profondamente cambiato rispetto al 1924 quando le donne furono in grado di competere in sole due discipline: pattinaggio di figura e in coppia (ma in quest’ultimo caso dovevano avere un partner uomo).
A livello sport invernali, il divario di genere si è costantemente ridotto negli ultimi tre decenni. E con l’aggiunta di un secondo evento femminile nel bob per il 2022, 12 delle 15 discipline a Pechino offriranno pari opportunità di medaglia per entrambi i sessi. Le Olimpiadi del 2022, infatti, vedranno il gap più basso nella storia con la percentuale di partecipazione femminile aumentata dal 41 al 45,44%.
Già in occasione delle Olimpiadi estive di Tokyo la nazionale italiana si era distinta per la parità di genere: su 384 atleti qualificati – la spedizione più numerosa di sempre – 197 erano uomini e 187 erano donne.
La combinata nordica, che prevede lo sci di fondo e il salto con gli sci, è l’unico sport senza coinvolgimento femminile. Tuttavia, la Federazione internazionale di sci (FIS) ha in programma di abbattere quell’ultima barriera ai Giochi del 2026, che si terranno proprio in Italia.
Rispetto al divario di genere dell’81,3%, registrato in occasione delle prime Olimpiadi invernali di Chamonix nel 1924, l’opportunità per le donne di vincere medaglie a Pechino sarà solo del 5,5% inferiore rispetto agli uomini. Un traguardo raggiunto in tre modi. In primo luogo, con l’inclusione di un numero uguale di eventi per uomini e donne. In secondo luogo, grazie a un livellamento delle competizioni per uomini e donne nella maggior parte degli sport. E in terzo luogo, grazie alla recente aggiunta di eventi a squadre miste.
L’analisi aggiornata a oggi, prevede che l’Italia vincerà 12 medaglie a Pechino (2 ori, 6 argenti e 4 bronzi) con le donne che ne rivendicheranno ben 9.
Le donne rappresenteranno anche più della metà delle medaglie vinte da Svezia, Stati Uniti, Cina e Paesi Bassi, secondo le previsioni. La Norvegia dovrebbe mantenere il primo posto assoluto con 21 ori, davanti alla Germania e alla Russia.
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I rappredentanti dello sport in partenza per Pechino hanno incontrato nella giornata di giovedì il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in uno degli ultimi appuntamenti istituzionali, al Quirinale, dell’attuale Capo dello Stato. Un Mattarella commosso, come confermato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò.
“Per il Presidente Mattarella è l’ultimo appuntamento ufficiale non solo per il nostro mondo – ha detto -. Traspariva nelle parole e nei discorsi, al di là degli aspetti protocollari, che c’è una riconoscenza infinita. C’è già nostalgia, questa è la storia e la vita”.
Malagò ha poi parlato dei timori legati al Covid, mostrando cauto ottimismo. “Nessuna paura, gli atleti non vedono l’ora di andare in Cina, sono tutti carichi, hanno aspettato quattro anni – ha affermato -. Se potessero prenderebbero l’aereo adesso. È il momento più importante della loro vita”.
Presente, all’incontro con il Capo dello Stato, anche la portabandiera italiana a Pechino 2022, Sofia Goggia, che ha ricevuto il Tricolore proprio dalle mani di Mattarella. “È stata un’emozione fortissima – ha detto a margine dell’appuntamento -. Quando ho preso parola… ho fatto fatica. Ma è stato bellissimo”.
“Penso di aver fatto un piccolo discorso, magari incespicando, ma mettendoci il cuore – ha poi aggiunto la discesista -. Paura del Covid? La mia è una fobia, perché nonostante abbia fatto tutto il ciclo vaccinale basta essere positivi per saltare le gare. Viviamo in una bolla che non è una bolla, dobbiamo sempre fare attenzione”.
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Impossibile, poi, non notare la presenza fra gli ospiti al Quirinale di Federica Pellegrini. L’ormai ex campionessa di nuoto ha preso parte all’incontro in qualità di membro della Giunta Coni e della Commissione Atleti del Comitato olimpico internazionale.
“Il Quirinale fa sempre un bellissimo effetto, Sofia è stata emozionante nel suo discorso – ha detto la ‘Divina’ -. So cosa significa, quando è successo a me tremava la voce. Preoccupazione per il Covid? No, perché le spedizioni olimpiche sono completamente vaccinate. Come Commissione atleti del Cio sappiamo già che ci saranno molti più controlli e restrizioni di Tokyo, quindi penso sia tutto pronto per ospitare un’Olimpiade sicura”.
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