Chi non è mai rimasto affascinato dall’aria che si respira in tutto il Paese quando si disputano i mondiali di calcio? Si tratta forse dell’evento sportivo e mediatico più aggregante che esista, in cui diverse popolazioni riscoprono ed esaltano le rispettive identità nazionali. Per i tifosi più assidui, i mondiali rappresentano anche l’ennesima occasione per sbizzarrirsi tra riti scaramantici e pronostici, che non mancano di interessare anche il calcio e che è possibile effettuare su alcuni siti del settore, come si può notare anche da questa scheda informativa su Snai slot.
La data in cui la propria squadra è riuscita a conquistare la Coppa del Mondo rimane memorabile, indelebile nelle menti dei supporter, anche degli occasionali. Il 2022 metterà in scena un’edizione del campionato mondiale che eccezionalmente si terrà in autunno inoltrato, la 22esima. Non tutti, però, sanno da dove nascono la tradizione e il sentimento così tanto radicati nella competizione e, soprattutto, chi ha vinto più mondiali di calcio..
La prima partita che vide di fronte due nazionali, nella fattispecie Inghilterra e Scozia, si giocò nel 1872, quasi 60 anni prima degli inizi del mondiale vero e proprio. Solo nel 1904, con la fondazione della FIFA, il calcio iniziò ad assumere una dimensione internazionale, scivolando fuori dai confini britannici. I primi tornei intercontinentali videro partecipare atleti non professionisti. Al Sir Thomas Lipton Trophy, invece, era una singola squadra di club per nazione a partecipare in quello che erroneamente viene considerata come l’antesignana della coppa del mondo.
La FIFA iniziò a vedere di buon grado la presenza di squadre nazionali alle Olimpiadi, tanto che ancora oggi si discute sull’assegnazione di alcuni titoli olimpici che verrebbero equiparati a quelli mondiali. Nel 1930, su idea del dirigente sportivo francese Jules Rimet, la FIFA avviò allora il primo vero campionato mondiale, ospitato dall’Uruguay che aveva ottenuto 2 ori proprio ai giochi olimpici. Proprio da Rimet, nel 1946 aveva preso il nome la coppa che venne consegnata fino al 1970, quando il Brasile se la aggiudicò per sempre da regolamento, avendo vinto il mondiale per 3 volte.
Il mondiale è una competizione che da quando è nata si è disputata ogni 4 anni, ad eccezione del periodo della seconda guerra mondiale. Oggi il format contempla una fase di qualificazione dalla durata di un anno circa, con tanto di spareggi, e la fase a gironi immediatamente precedente alla fase ad eliminazione diretta, che parte dagli ottavi di finale. 32 nazionali in gioco, con le rappresentative dei Paesi organizzatori qualificate di diritto. Fino al 2002 i campioni del mondo in carica ottenevano ad imis l’accesso al mondiale successivo, ma da allora anche chi detiene la coppa è costretto a qualificarsi per difendere il titolo. In 21 edizioni il mondiale ha attraversato 17 Paesi, tra i quali l’Italia in 2 occasioni.
A detenere il maggior numero di titoli mondiali è oggi il Brasile, che ha ottenuto il primo nel 1958, quasi 30 anni dopo la prima edizione. I verdeoro hanno vinto anche nel 1962, nel 1970, nel 1994 e nel 2002, giungendo così a 5 successi totali. Al secondo posto, con i suoi 4 mondiali c’è l’Italia, raggiunta dalla Germania nel 2014. Solo 2 affermazioni per Argentina, Francia e soprattutto Uruguay, che non trionfa dal 1950, quando si verificò il “maracanazo”. Un successo a testa, infine, per Inghilterra e Spagna, datati rispettivamente 1966 e 2010. Per 3 volte l’Olanda è arrivata in finale rimanendo sempre a bocca asciutta.
Il Qatar è stato scelto non senza polemiche per ospitare il mondiale del 2022. Sarà l’ultima edizione a 32 squadre, dato che nel 2026 il numero delle partecipanti sarà allargato a 48. Il fischio d’inizio è previsto per il 21 novembre, mentre la finale è in programma il 18 dicembre 2022. Si giocherà in 8 stadi distribuiti tra 5 tra città e municipalità del Qatar: Al Khor, Al Wakrah, Ar Rayyan, Doha e Lusail. Il Brasile sogna di rialzare la coppa da 20 anni e sarà osservato speciale della competizione, nonché, ad oggi, il favorito sulla carta.
L’assegnazione del mondiale al Qatar, però, viene discussa ancora oggi, a pochi mesi dall’avvio della kermesse. Anche Barack Obama espresse delle perplessità in merito e negli anni diversi media hanno descritto una possibile rete di corruzione alla base della designazione del Qatar per i prossimi mondiali. Anche l’ipotetico sfruttamento della forza-lavoro per la messa a punto degli impianti sportivi ha fatto e fa storcere il naso all’opinione pubblica.
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