È il 16 ottobre 2004. Quello che diventerà uno dei calciatori più forti al mondo, Lionel Messi, sei volte pallone d’oro, debutta nella Liga spagnola con la prima squadra del Barcelona nel derby contro l’Espanyol. A distanza di 17 anni, Messi lascia l’unica squadra in cui ha giocato nella sua carriera da campione. Così si chiude un’avventura, durata 20 anni, di cui appunto 17 in prima squadra.
Il motivo di questa decisione? Il regolamento della Liga spagnola. Infatti, con il contratto di Messi scaduto lo scorso giugno, la squadra per tenerlo con sé avrebbe dovuto registratre un nuovo contratto. Questo, però, non è possibile, perché le regole prevedono l’impossibilità per il club spagnolo di tesserare un nuovo giocatore a meno che non riduca il suo indebitamento decisamente stellare, circa 1,2 miliardi di euro.
“Nonostante le parti abbiano raggiunto un accordo e la chiara intenzione di firmare un nuovo contratto, questo non può più accadere a causa dei regolamenti della Liga spagnola sulla registrazione dei giocatori” si legge in un comunicato diffuso dal Barcellona.
Messi dal Camp Nou: “Non sono pronto per questo”
Messi, con l’accordo con il Paris Saint Germain che sembra ormai assodato, ha spiegato i motivi del suo addio al Barcellona durante la conferenza stampa al Camp Nou, nell’Auditori 1899, la stessa sala dove venerdì, 6 agosto, Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha spiegato i motivi della separazione tra il club e il campione argentino.
Visibilimente commosso, tanto da scoppiare in lacrime, il campione ha dichiarato: “Sono giorni che penso a questo giorno e a cosa dire. La verità è che è difficile dopo così tanti anni. Dopo che ho trascorso la mia vita qui. Non sono pronto a questo. Non è come avevo pensato. Ora devo dire addio a tutto questo. Dopo 12 anni vado via con mia moglie e tra bambini catalano-argentini. Questo è un arrivederci“.
Messi ha aggiunto, tra la commozione generale: “Ringrazio tutti i miei compagni, il presidente e tutte le persone del club che sono state con me per tutto questo tempo. Questo club è stato buono con me e sono successe tantissime cose belle. Mi ha fatto crescere, migliorare e diventare la persona che sono oggi. Ho datto tutto per questa maglia fin dal primo giorno. Avrei voluto fare un addio sul campo, per un’ultima ovazione. Immaginavo di andare via con lo stadio pieno“.
Il campione argentino non si è dilungato troppo, invece, sul mancato rinnovo da parte del Barça: “L’ha già detto il presidente Laporta: per i limiti della Liga non si poteva fare il rinnovo. Tutto il possibile è stato fatto, da parte del club e da parte del presidente. Io volevo rimanere, tutti lo volevano. Ma non abbiamo potuto“.
Sulla possibilità di vederlo indossare, a partire dal prossimo campionato, la maglia del Paris Saint Germain, Messi ha dichiarato durante la conferenza: “Psg? È una possibilità, sì. Posso dire che quando è uscito il comunicato dell’addio molti club si sono informati. Per il momento non c’è nulla di chiuso, ma stiamo parlando“.