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SPORT

Verstappen: l’epilogo del Mondiale di F1 non va giù alla stampa inglese

Quello che si è chiuso è stato un Mondiale di Formula 1 straordinariamente combattuto. Tante battaglie, diversi scontri, reclami, interventi dei commissari, accuse e veleni reciproci. Soprattutto: polemiche a non finire. Con le due scuderie rivali che hanno animato questa corsa iridata, anche, fuori dalla pista. Nell’ultimo appuntamento del 2021, Max Verstappen si è laureato Campione del Mondo di F1 dopo avere battuto Lewis Hamilton, superandolo all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio dopo la ripartenza dal regime di Safety Car. I ricorsi presentati dalla Mercedes, per presunte irregolarità, sono entrambi respinti entrambi.

L’urlo di Hamilton in un team radio: “Lo stanno falsando”

Eppure, il giorno dopo il trionfo di Verstappen, la stampa inglese pare non averla presa esattamente benissimo. “Robbed” è l’aggettivo più ricorrente nei giornali britannici. Lo stesso sentimento espresso da Lewis Hamilton durante un team radio in cui rivolgendosi al proprio box aveva sentenziato: “Lo stanno falsando”. Palesando così tutta la propria amarezza per le decisioni degli ultimi giri e l’avere visto svanire una rimonta che lo avrebbe fatto entrare ancora in maniere più prepotente nella storia della Formula 1. Eloquente, in questo senso, il titolo utilizzato dal Daily Telegraph. “La Formula 1 è pronta per una battaglia legale disordinata dopo che la vittoria del titolo mondiale di Max Verstappen lascia Lewis Hamilton derubato”.

Il commento del Daily Telegraph sulla vittoria di Verstappen

Nell’articolo dedicato ai diversi colpi di scena di domenica 12 dicembre, il quotidiano inglese analizza la gara in questo modo.

“Hamilton aveva cercato di raggiungere il record dell’ottavo titolo mondiale a cinque giri dalla fine. Tuttavia, lo schieramento di una Safety car, a seguito di un innocuo incidente del pilota canadese della Williams Nicholas Latifi, ha permesso a Verstappen di tuffarsi ai box e cambiare le gomme per poi raggiungere il rivale. Verstappen aveva ancora cinque auto doppiate tra lui e la sua preda. E sono seguite discussioni frenetiche con il direttore di gara della FIA, Michael Masi, sul fatto che le auto doppiate potessero svincolarsi qualora i detriti dell’incidente fossero stati rimossi in tempo per il ritiro della Safety car.

In entrambi i casi sarebbe stata una chiamata estremamente controversa. Ma le dichiarazioni di Masi alle squadre, trasmesse in vivavoce a milioni di spettatori in tutto il mondo, hanno dato piuttosto l’impressione che si stesse improvvisando mentre era in corso l’evento. Inizialmente alla Red Bull e alla Mercedes è stato detto che alle auto non doppiate non sarebbe stato permesso di sdoppiarsi da sole, con Verstappen che ha commentato sarcasticamente ‘Certo, tipico’ quando è stato informato. Poi gli è stato riferito che potevano. E così è successo che, quando la Safety car si è finalmente ritirata a un giro dalla fine, Verstappen si sia trovato proprio dietro il retrotreno di Hamilton e con un nuovo treno di gomme morbide”.

Un anno solare pieno di amarezze per lo sport inglese

Insomma, il 2021 per lo sport inglese a livello mondiale non è stato proprio fortunatissimo. Prima c’è stata la sconfitta ai rigori della Nazionale nella finale degli Europei di calcio a Wembley (11 luglio). Poi è toccata alla staffetta 4×100 essere sconfitta nella finale olimpica dal quartetto composto da Lorenzo Patta, Fausto Desalu, Filippo Tortu e Marcell Jacobs (6 agosto); per solo un centesimo di secondo. Infine, la beffa di ieri: all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio di Formula 1. Come titola il Daily Express, dunque, “Max Pain” per l’Inghilterra nel quadro del loro drammatico anno solare attuale (sportivamente parlando, s’intende). Tre sconfitte amarissime. E sempre per un pelo.

Inevitabile quindi non ricordare, a tal proposito, la celebre frase di Massimiliano Allegri di qualche anno fa. “Nelle corse dei cavalli, basta mettere il musetto davanti. Non c’è bisogno di vincere di 100. Musetto davanti. Fotografia: corto muso. Quello che perde di corto muso, arriva secondo. Quello che vince di corto muso, è primo”.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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