“Chiederemo di spostare i mondiali di sci alpino di Cortina al 2022”. Ha scelto una delle trasmissioni Rai più seguite Giovanni Malagò, per movimentare una calma domenica primaverile senza sport. A “Che tempo che fa”, il numero uno dello sport italiano ha preannunciato la richiesta formale che la Federazione Italiana Sport Invernali, in accordo appunto col Coni, formalizzerà forse già oggi alla Fis. La kermesse iridata nella località veneta è fissata dal 7 al 21 febbraio prossimo: dal 2021, l’organizzazione italiana chiederà di passare al marzo dell’anno dopo.
Boom. L’annuncio, nella tarda serata di ieri, è rimbalzato ovunque. “Una scelta sofferta – ha sottolineato Malagò – ma di buon senso: si è deciso di prenderla perché la federazione è garante di molti aspetti finanziari”. Una presa di posizione netta, che apre ora uno scenario che incuriosisce tutti gli appassionati della neve. Nel febbraio 2022, come è noto, sono in programma i Giochi olimpici invernali a Pechino (braciere olimpico acceso dal 4 al 20). La volontà di Flavio Roda, timoniere della Fisi, è disputare i campionati qualche settimana dopo la fine dell’Olimpiade. Sarebbe un “unicum” dal secondo dopoguerra ad oggi: dopo il 1936, mai la rassegna olimpica e quella iridata si sono svolte nello stesso inverno. Certo, dal 1948 al 1980, i campioni olimpici si laureavano automaticamente anche campioni del mondo, ma nei fatti c’è sempre stata alternanza tra le competizioni.
“La questione non è come svolgerli – ha specificato poi da Fazio Malagò – ma come garantire a tutti sicurezza, dagli atleti ai manager, dai tifosi e ai giornalisti. Allora abbiamo pensato fosse più corretto posticipare: nel 2022 ci sarebbero prima i Giochi, poi i mondiali”. A darci la certezza che all’idea si lavora da diversi giorni è arrivato poi il sindaco di Cortina D’Ampezzo, Giampietro Ghedina: “Ci pensavamo da settimane. Non c’è amarezza: avremo più tempo per prepararci. Cortina merita di ospitare l’evento con tutti i crismi di sicurezza e con la partecipazione del pubblico“. Questo il suo commento a caldo.
Obbiettivamente, quello che verrà sarà l’inverno più complicato per la Fis, tanto che nel calendario della prossima Coppa del Mondo si prevedono grandi stravolgimenti rispetto alle tappe consolidatesi negli anni. E la questione pubblico effettivamente è cruciale. Rinunciare però ai campionati del mondo già ora, per la federazione internazionale sarebbe una scelta forte. Oltretutto In un momento in cui gli sponsor languono. Poi c’è l’interrogativo più importante: la Fis accetterà davvero l’opzione marzo 2022? E la doppietta Giochi-Mondiali nel giro di un mese o poco più? Quindi con una Coppa del Mondo poi di fatto a scarto ridotto? Impossibile prevederlo. E’ chiaro però che se l’Italia con Cortina dovesse ammainare bandiera bianca già adesso per il 2021, il successore di Gian Franco Kasper alla guida della Fis potrebbe rivolgersi altrove.
Qualora poi dovesse passare la proposta della Fisi e del Coni, è palese che il peso specifico del mondiale ampezzano andrebbe a diminuire. Il primo obbiettivo di tutti i big dello sci sarebbero comunque i Giochi l’inverno dopo, e la competizione iridata sarebbe poco più di un recupero delle finali di Coppa del Mondo saltate a marzo di quest’anno proprio in quel di Cortina a causa del Coronavirus. Le ragioni della federazione italiana e di Malagò sono chiarissime. Ora vedremo le reazioni, anche se la strada per Cortina appare tutta in salita.
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