Il commissario tecnico non ha dubbi, c’è bisogno di una rivoluzione.
Il problema dei giovani nella nazionale italiana ha sollevato un polverone nelle ultime settimane. Problema già messo in luce dal commissario tecnico Roberto Mancini già diversi mesi fa, recentemente è letteralmente scoppiata una bufera.
Tutto è iniziato con la prima partita di qualificazione ai prossimi Europei tra Italia e Inghilterra. Allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli l’Italia ha perso 1-2 la replica della finale di Euro2020 con i gol di Kane, Rice e Retegui, alla prima convocazione in azzurro.
Ed è stato proprio l’italo-argentino ad aver sollevato la polemica. Nei giorni precedenti alla gara il ct aveva “denunciato” la mancanza di attaccanti italiani nelle prime squadre del campionato italiano. Mancini aveva anche sottolineato lo scarsissimo utilizzo dei giovani da parte dei principali club italiani.
Le varie assenze avevano costretto Roberto Mancini a convocare Mateo Retegui, attaccante classe 1999 in forza al tigre, in Argentina. Alla prima convocazione in nazionale italiana, senza aver mai giocato in Italia, Retegui viene messo titolare conto l’Inghilterra e fa gol, confermando la “provocazione” del ct italiano. Roberto Mancini era andato a pescare un attaccante oltreoceano, pur di non convocare i giovani che giocano in Italia.
E’ superfluo dire quanto questa sua scelta abbia acceso gli animi di allenatori e addetti ai lavori.
Nelle settimane successive il commissario tecnico ha continuato a denunciare questa situazione. Mancini ha sottolineato anche la necessità di una rivoluzione nel calcio italiani che tuteli e faccia crescere i giovani calciatori.
In occasione del convegno “All inclusive, nessuno escluso”, Roberto Mancini ha continuato a sottolineare lo scarso impiego dei giovani ed il loro ruolo quasi mai da protagonisti nei club italiani.
A Schio, luogo dell’evento, Roberto Mancini ha detto:
“Giocano troppi stranieri nel nostro campionato, in questo modo è complicato anche il ruolo dei selezionatori quando bisogna fare le convocazioni per le varie nazionali azzurre”, ha dichiarato.
“Facendo un calcolo, nell’Inter, nel Milan e nel Napoli, le tre squadre che hanno raggiunto i quarti di finale di Champions League, ci sono solo 7-8 italiani che potenzialmente potrebbero giocare titolari. Tutti gli altri sono stranieri”, ha concluso Roberto Mancini.
Parole chiare, quelle del commissario tecnico, sempre più in difficoltà con una nazionale che va verso euro2024 senza una squadra con una vera identità.
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