Il Napoli torna a spiegare le ali in campionato, ma attenzione al retroscena improvviso. Quanto raccontato rischia di far arrabbiare Luciano Spalletti, ecco svelato il motivo
La risposta dopo il 4-0 subìto in casa dal Milan è arrivata puntuale. E seppur claudicante e poco convincente, il risultato alla fine ha arriso al Napoli. La capolista torna a vincere e torna ad accumulare punti sulle concorrenti, complice proprio il doppio stop delle milanesi in Serie A. La formazione azzurra ha di nuovo spiegato le ali in campionato, anche se Luciano Spalletti ha voluto ribadire più volte un prezioso concetto in conferenza stampa. Quale? Non bisogna mollare proprio adesso che la matematica è vicina.
Dopotutto, la città partenopea si sente già campione di Italia e attende, anzi, con maggiore ansia gli impegni europei. Il doppio confronto con il Milan è alle porte, eppure sui quotidiani il nome di Luciano Spalletti torna a comparire per tematiche e questioni diverse. Tematiche e questioni che non faranno piacere al tecnico di Certaldo, visto che si ritorna a bomba sulla vecchia grana avuta alla Roma con Francesco Totti.
Una storia ormai trita e ritrita, che lo stesso Spalletti ormai snobba e liquida infastidito quando gliela si ripropone sei anni dopo. Eppure i retroscena di quel periodo continuano a fioccare, come raccontato dall’ex direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini.
Ai microfoni de ‘Il Foglio’, l’ex DS giallorosso è tornato sulle tensioni capitoline tra Spalletti e Totti. E precisando anche sulle presunte liti che lo avrebbero visto protagonista proprio con l’ex capitano della Roma: “Io con Francesco non ho mai litigato… Certo, in quel periodo ammetto che non era facile gestirlo. Anche perché si accendevano di continuo scintille tra lui e Spalletti”.
Di qui, Walter Sabatini continua e spiega: “Quando si accendevano queste scintille, io stavo ovviamente dalla parte dell’allenatore”. Poi l’ex direttore sportivo capitolino si sposta anche sul rapporto tra lui ed il ‘Pupone’, senza nascondersi poi ad una frecciata sul carattere di quest’ultimo: “Fra Totti e me c’è sempre stato enorme rispetto. C’è da dire, però, che da lui mi sarei aspettato molto di più nei rapporti e nella comunicazione con la squadra. Personalmente pensavo che, come leader e come uomo carismatico, avrebbe potuto costruire intorno a sé una granitica coesione e un comune ideale”.
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