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“In percentuale sono zero le possibilità di andare al Mondiale“. Lo ha detto senza giri di parole il presidente della Figc, Gabriele Gravina, durante la conferenza stampa post Consiglio Federale sulle chance dell’Italia di essere ripescata per il Mondiale in caso di squalifica dell’Ecuador.
“L’Europa ha 13 posti disponibili e sono tutti occupati – ha continuato Gravina –. Se si libera un posto in Sud America, andrà una sudamericana. Abbiamo provato a sentire la Fifa per avere un momento di ebbrezza, ma è finita lì“. Poi il presidente federale ha proposto una riflessione su come sia possibile che chi vinca l’Europeo non partecipi di diritto. “Oggi le regole del gioco sono chiare, e siamo fuori per demerito perché non abbiamo battuto le nostre concorrenti. Siamo meritatamente fuori“, ha affermato.
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“L’aspetto importante è questa collaborazione con Lega di A sulla possibilità di riorganizzare una parte dei nostri selezionabili più giovani – ha poi affermato Gravina –. Mancini ha iniziato a visionare personalmente per poterli avere a disposizione in uno stage tra il 24 e il 26 di maggio. Due giorni, due gruppi di lavoro di 24 ore ciascuno“.
L’intento della Federcalcio è che il rilancio del calcio italiano parta da qui. “L’auspicio è nel futuro di averli ogni mese o per un tempo congruo per consentire a Mancini di poter mettere insieme questi ragazzi selezionabili. È un inizio evidente di una sorta di accademia. Non intesa in senso tradizionale, ma un inizio di una ricerca attraverso una maggiore o migliore attività di scouting. Lo scopo finale è quello di dare maggiore materiale al Ct“, ha detto il presidente Gravina al termine del Consiglio Federale.
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“Il sistema è unito, sui mal di pancia della Serie A non entro nel merito. Ognuno ha i suoi, ma vogliamo riacquistare tutti serenità. Non è un tema di interesse di una sola componente, ma di sistema. E non ci sono fughe in avanti da parte mia“, ha aggiunto Gravina, parlando delle richieste della A sull’indice di liquidità. Poi una replica a Casini che uscendo dal consiglio federale ha detto “Chiediamo che la Serie A venga ascoltata“. “Il dialogo c’è – ha garantito il numero uno della Figc –. Il problema è capire se l’affermazione del presidente Casini è legata al mancato accoglimento di alcune richieste“.
“In democrazia è lecito dibattere ed essere contrari. Sul fatto specifico ho ricevuto in tempi non sospetti proposte oggettive da parte della Lega, che parlava di indice 0.7. Ne abbiamo parlato insieme, io volevo andare incontro alle richieste della A e in modo autonomo ho proposto 0,5. Guardiamo il futuro“, ha concluso Gravina.
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