La tanto attesa crono del prosecco del Giro d’Italia ci ha detto una cosa. Filippo Ganna (voto 24, come i suoi anni, pochissimi ciclisticamente parlando) in questo 2020 nelle prove contro il tempo non è neanche avvicinabile. Il mix di potenza, postura, classe e velocità espresso anche ieri tra i vigneti veneti, lo rendono una sorta di scultura scolpita da Prassitele soltanto a vederlo dalla tv pedalare. Il terzo sigillo in questa corsa rosa lo lancia direttamente in un’altra dimensione: quella di chi, già da questo inverno, dovrà capire dove incanalare così tanto talento. Va ribadito: il suo modo di stare in bicicletta andrebbe fatto vedere a i bimbi. È perfetto.
Se parliamo invece di perfezione tattica, bisogna bussare alla porta di Joao Almeida (voto 10). La maglia rosa ha fatto i bimbi coi baffi nella prima parte della crono fino alla salita. Poi ha rifiatato, tanto da sembrare in flessione. Quindi nel finale le ha menate di brutto all’intera truppa: ha giocato al gatto col topo con tutti. Persino con quella sfinge di nome Wilco Kelderman (voto 9), che pareva poter guadagnare su di lui e di brutto. Nulla da fare: pure il lungagnone olandese gli è finito dietro per 16 secondi.
Giro d’Italia: crono da rivedere per Nibali
A parte i due di cui sopra, gli altri big ieri hanno vivacchiato. Vincenzo Nibali (voto 5,5) è quello che forse è uscito dalla crono con meno certezze: non ha perso un’eternità, ma i due minuti e mezzo di ritardo dalla vetta impongono una rimonta stile Risoul-Sant’Anna di Vinadio 2016, per intenderci. L’alternativa, forse molto più probabile visto lo stato di salute generale in casa Trek (Ciccone si è ritirato), è la lotta per un posto sul podio. Domenico Pozzovivo (voto 7), ha perso il giusto: sa che il suo destino si gioca tutto sulle grandi salite ora. Così come quello di Rafal Majka (voto 9). Il polacco ha fatto un crono al di sopra di ogni pronostico, ha strappato definitivamente i galloni di capitano in casa Bora rispetto a Patrick Konrad (voto 5, moviolone ieri), e resta da tenere d’occhio. Ma diciamolo: difficile immaginarlo in lotta per vincere il Giro.
Non potrà invece forse chiudere neanche tra i primi tre Pello Bilbao (voto 4 ieri): lo spagnolo doveva essere uno dei dominus della crono di ieri, invece è sbucato il grande affaticamento della doppietta ravvicinata Tour-Giro. Discorso a parte invece per Jakob Fulgsang (voto 4). Il danese ieri è andato molto male, e ok. Non ha nulla da perdere in chiave classifica generale: sulle Alpi sarà la variabile impazzita, quella che può far saltare il banco. Lode a Brandon McNulty (voto 10): ha fatto una crono fantasmagorica. Di lui sentiremo ancora parlare.
Oggi a Piancavallo il test è probante soprattutto per Almeida: se il lusitano esce con forza dalla tappaccia odierna, allora davvero diventa il favorito per la rosa a Milano. Aspettiamoci un Fulgsang pronto ad accendere la miccia, e un Pozzovivo intento a spargere il fuoco. Comunque vada sarà spettacolo.