Galeazzi: i suoi racconti più epici in televisione

Le interviste negli spogliatoi a Maradona, il racconto della vittoria dei fratelli Abbagnale alle Olimpiadi e il festeggiamento dei Mondiali di calcio del 2006. Per tutti gli appassionati sportivi Giampiero Galeazzi, morto oggi all’età di 75 anni, è stato uno straordinario protagonista, narratore e accompagnatore dei maggiori eventi di sport a cavallo tra la fine del ventesimo secolo e l’inizio del ventunesimo.

Giampiero Galeazzi e il suo urlo a Seul: “La prua italiana è la prima a vincere!”

Nella storia ci sono le imprese olimpiche, ma anche la voce eterna e rotta dall’emozione che le ha raccontate. Nella memoria collettiva degli italiani non può non rimanere impressa le tante telecronache epiche di Giampiero Galeazzi. Da Seul 1988 con l’impresa dei fratelli Abbagnale, passando per la gara di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi nel K2 1000 metri ai Giochi Olimpici di Sydney. Proprio in occasione dei Giochi in Corea del Sud, terminò la sua straordinaria narrazione con queste parole.

“Attenzione alla Germania dell’Est, all’interno, che sta attaccando, proprio in questo momento. Un finale incredibile della Germania dell’Est. Mentre Giuseppe e Carmine hanno patito un momento di black-out. Ci sono ancora 50 metri con la Germania dell’Est che sta rivenendo fortissimo. Reagisce comunque Giuseppe… regge magnificamente! Sta reggendo negli ultimi dieci colpi! Rinviene la Germania, ma la prua italiana è la prima a vincere davanti alla Germania dell’Est!.

Lo scudetto del Napoli di Maradona: “Presidente, ma lei è il più scalmanato!”

Al termine della stagione 1987-87 fu il Napoli di Maradona a vincere per la prima volta nella storia uno scudetto. Tra i festeggiamenti e i canti all’interno degli spogliatoi, s’intrufolò proprio Galeazzi. In quell’occasione celebre fu la battuta indirizzata a Ferlaino: “Presidente, ma lei è il più scalmanato!”. “Sono 18 anni che aspettiamo, se permette…”, fu la risposta del numero uno del club azzurro. Il Pibe de Oro, poi, gli strappò il microfono dalle mani per porre le domande lui stesso ai suoi compagni di squadra.

“Auf Wiedersehen Berlin”, la sua risposta alla Bild

La Nazionale di Marcello Lippi vinse nel 2006 il Mondiale di calcio. In finale superò ai rigori la Francia ma, in semifinale, era arrivata lo straordinario successo ai supplementari contro la Germania a casa loro. Grosso e Del Piero ammutolirono tutti i tedeschi presenti al Westfalen stadion di Dortmund, nonché il quotidiano Bild che quel giorno era uscito in prima pagina con il titolo “Arrivederci Italia!”. La ‘vendetta’ del Bisteccone fu sublime: “Vogliamo offrire un po’ di pizza di Casa Azzurri a tutti gli italiani: 2-0 il risultato. Visto quello che hanno scritto i tedeschi: ‘Arrivederci Italia’. ‘Auf Wiedersehen Berlin’, questa è la risposta che gli vogliamo dare. ‘Arrivederci Italia’, il kaiser.

L’intervista a Oronzo Canà ne “L’allenatore nel pallone”

Infine, è giusto ricordare il grande Giampiero Galeazzi anche per il celebre cameo nel film cult “L’allenatore del pallone” nel ruolo di sé stesso. Prima di Milan-Longobarda, il Bisteccone intervistò Lino Banfi, alias Oronzo Canà.

“Mister, sta per cominciare la partita. Liedholm ha detto che si accontenta di un pareggio. Lei?”.

“Per me, con tutto l’affetto e l’ammirazione che ho verso il Barone, sono spacciati”.

“Ecco, un tecnico furbo e preparato come lei quali mosse tattiche ha previsto per questo difficilissimo match?”.

“Stanotte non ho chiuso occhi. Guardi, lei conosce che io quando comincio con le tattiche, duro una nottata. Insomma, in poche parole: gli ho bloccato le fasce laterali e ho chiuso la cabina di regia. Non mi faccia dire altro, Galeazzi. Arrivederci”.

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