Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Fin quando deciderà di indossare la maglia dell’Inter, club con il quale il contratto è in scadenza nel 2024 (si vocifera che dopo l’andata con il Porto, negli ottavi di Champions, ci sarà un primo incontro), Calhanoglu sarà preso di mira dai suoi ex tifosi, quelli del Milan, in ogni derby. Una situazione che vive sulla sua pelle a ogni gara contro i rossoneri, anche a distanza. Tra una volata scudetto e una volata Champions. Quindi, anche domenica 5 febbraio è continuato il braccio di ferro tra il centrocampista turco e la Curva Sud, settore del tifo caldo milanista.
Ormai è noto, l’Inter ha vinto il derby 1-0 grazie al gol di Lautaro Martinez, alla prima stracittadina con la fascia di capitano sul braccio (tolta a Skriniar, che ormai è promesso sposo a giugno al Psg). Ma l’ennesimo braccio di ferro tra Calhanoglu e i tifosi del Milan è avvenuto al 34’ del primo tempo. Quando il nerazzurro si è avvicinato alla bandierina per tirare il corner, dalla Curva Sud si è alzato il solito coro di insulti verso l’ex rossonero (“Calhanoglu, figlio di p….”). Il numero 20, senza scomporsi, ha battuto il calcio d’angolo, disegnando una parabola perfetta per il colpo di testa di Lautaro Martinez, bravo a beffare Kjaer e segnare il gol vittoria. Ed ecco allora che Calhanoglu prima di correre a festeggiare con i compagni, si è girato verso i suoi ex tifosi, avvicinando l’indice al naso in un gesto che ha zittito, con i fatti, gli insulti appena incassati.
Insomma, il rapporto tra Hakan e i suoi ex tifosi non è più idilliaco. Tutto questo dall’estate 2021, quando decise di non rinnovare il contratto con il club di via Aldo Rossi e di accettare la proposta interista, di 500mila euro in più. Un modus operandi non piaciuto ai tifosi del Milan, che adesso non smettono di insultarlo. Intanto, Calhanoglu ha segnato il gol del vantaggio ne derby del 7 novembre 2021 (terminato 1-1), ma ha perso la volata scudetto con i suoi ex compagni, arrivando secondo per due anni di fila (con due squadre diverse), dopo aver vinto il titolo d’Inverno. Tra l’altro, situazione che Zlatan Ibrahimovic ha anche ricordato, facendolo arrabbiare. Lo stesso svedese, durante la festa scudetto sull’autobus scoperto in giro per Milano, aizzò i sostenitori milanisti: “Mandate un messaggio ad Hakan…”. Situazione che a Calhanoglu non è andata giù, prendendosi la rivincita il 18 gennaio a Riyad al termine della finale di Supercoppa Italiana, vinta 3-0: “Io sono uno che sta sempre zitto, ma è stato pesante per me vedere cose che non mi aspettavo. Devono avere rispetto. E il karma torna, oggi tre gol e li abbiamo mandati a casa velocemente, li abbiamo mangiati, c’è poco da dire”.
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