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Charles Leclerc, bocciatura senza appello: scatta l’allarme a Maranello

Charles Leclerc, bocciatura senza appello: scatta l’allarme a Maranello. Nonostante il secondo posto nel Mondiale di F1 è stato un fallimento

L’avevano sognato i tifosi, ci aveva creduto anche Charles Leclerc. Perché i primi due mesi della Ferrari nella stagione 2022 della Formula 1 erano stato pazzeschi, soprattutto pensando alla stagione precedente che era stata una delusione continua.

Charles Leclerc, bocciatura senza appello (Newsby.it)

Dal pasticcio del Gran Premio di Monaco però è cambiato tutto e quel giorno, sulla pista di casa, il monegasco ha cominciato a capire che il vento stava girando. C’è stato qualche errore suo, come l’uscita senza giustificazioni a Le Castellet e la toccata a muro quando era terzo a Imola, ma ce ne sono stati molti di più da parte del suo muretto e alla fine ha pagato Mattia Binotto.

In sede di bilancio, il bicchiere è più pieno o più vuoto? Le nove pole position, più di ogni altro avversario, dicono che sul giro secco Leclerc è stato spesso imbattibile. Poi però sono arrivate tre sole vittorie, l’ultima ad agosto in Austria, e questo è un campanello d’allarme potente che risuona anche nel suo cervello.

Charles Leclerc, bocciatura senza appello: un ex campione del mondo critica le sue gare

Pilota one shot, che dà tutto in un giro e poi non riesce a concretizzare? In realtà il numero 16 in rosso ha dimostrato di poter essere anche altro, se supportato alla perfezione dalla sua monoposto e dal team. Ma per battere la Red Bull ed eventualmente anche una Mercedes in risalita servirà molto altro nel 2023.

Ne è convinto anc he chi conosce molto bene l’ambiente della Formula 1 in generale e quello della Mercedes in particolare. Nico Rosberg dopo il suo clamoroso ritiro si è occupato di altro. L’ex campione del mondo però fa anche l’opinionista, dall’alto della sua grande esperienza, e ha dato un giudizio complessivo della stagione.

Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, il suo giudizio è chiaro: “Chi mi ha stupito, oltre a Verstappen? Russell, di sicuro e anche Norris, in un certo senso. E Leclerc, ma va forte solo in qualifica, in gara non così tanto”. Non è una bocciatura definitiva ma certamente nella stagione che comincerà a fine febbraio con i test a Sakhir il monegasco deve fare altro.

Intanto però c’erano ancora un paio di impegni da onorare prima di staccare definitivamente la spina, tutti in Italia. Mercoledì ha dato il cambio a Sainz sulla pista di Fiorano per provare le gomme intermedie e rain in vista del 2023. E alla fine si è concesso a tutti per una sessione di selfies e autografi: “Ho detto uno speciale ‘grazie mille’ a questi incredibili tifosi che sono stati in piedi e all’aperto tutto il giorno per supportarci”.

 

Poi la festa finale della stagione FIA, a Bologna, per ritirare il premio come secondo nel Mondiale Piloti. Al suo fianco non più Mattia Binotto, anche se il team principal è sotto contratto fino al 31 dicembre, ma il direttore sportivo Laurent Mekies.

Leclerc andrà in scadenza di contratto nel 2024 ma non c’è nessuna aria di divorzio: le sue richieste

Sarà un invero di grandi riflessioni per Charles Leclerc che proprio in questi giorni ha annunciato la sua rottura ufficiale con la fidanzata, Charlotte Siné. Lui come tutti aspetta di capire chi sarà il nuovo team principal della Ferrari e quindi come imposterà il lavoro.

Come quello di Sainz, anche il suo contratto andrà in scadenza nel 2024 e per ora non ci sono trattative di rinnovo semplicemente perché nessuna delle due parti lo ritiene necessario. Come non ci sono state richieste da parte di Leclerc per avere un trattamento di favore rispetto al compagno di squadra nonostante la sua anzianità di servizio.

Leclerc è da 4 stagioni in Ferrari (Newsby.it)

A marzo, al via del GP di Sakhir, partiranno come al solito entrambi alla pari e saranno solo le gare e dire chi dei due possa ambire ad essere la prima guida. Un ruolo che in realtà a Maranello non amano anche se è chiaro che nelle stagioni di Michael Schumacher, Fernando Alonso e Sebastian Vettel tutti sapevano chi partiva davanti.

Federico Danesi

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