Dopo le indiscrezioni, senza grande seguito, risalenti allo scorso mese di ottobre, nella giornata di martedì 28 dicembre sono tornate a circolare insistentemente le voci di un interessamento degli arabi all’Inter, attualmente di proprietà della famiglia cinese Zhang.
I desideri espansionistici di Pif (Public Investment Fund), il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, hanno trovato smentita, nella mattinata del 29 dicembre, attraverso le colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’. Ma dopo aver acquisito le quote del Newcastle, con annunci di acquisti faraonici, la possibilità che un fondo di investimenti dalle possibilità praticamente illimitate sbarchi in Serie A tiene comunque desta l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori. Oltre che, naturalmente, degli appassionati che si chiedono cosa sia il fondo Pif.
Fondo Pif: la sua storia
Il Public Investment Fund (Pif è la sua sigla) è il fondo d’investimento sovrano dell’Arabia Saudita, creato nel 1971 al preciso scopo di operare e investire per conto del governo del Regno. Stando ai dati del Sovereign Wealth Fund Institute, il Pif vanta 430 miliardi di dollari di asset under management. Che lo posizionano al nono posto nella classifica mondiale dei fondi sovrani.
Dal 2015, il fondo fa capo direttamente a Mohammad bin Salman, il giovane principe ereditario del Regno saudita. Bin Salman, al centro di un veemente di un dibattito politico tutto italiano per via dei suoi rapporti con Matteo Renzi, ha imbastito un enorme progetto di cambiamento del Paese, riassunto dalla Saudi Vision 2030. Si tratta di un piano strategico lanciato dallo stesso principe nel 2016 per guidare il rinnovamento dell’economia e dell’immagine internazionale dell’Arabia Saudita. In questo progetto il Pif gioca un ruolo chiave. E dal 2015 gli investimenti sono indirizzati per metterli in linea con la Vision 2030.
Il portafogli internazionale del fondo saudita
Il Pif vanta un portafogli internazionale, con investimenti che spaziano dalla Russia agli Stati Uniti, passando per India, Francia, Marocco e tanti altri. Ha stipulato accordi con General Electric e Blackstone, e possiede quote di minoranza in Boeing, Facebook e Citigroup. Investe attivamente nei “Giga-project”, programmi per la diversificazione dell’economia saudita e il supporto verso la trasformazione multisettoriale del Regno, ponendosi inoltre l’ambizioso obiettivo di diventare presto il fondo sovrano più ricco del mondo, scettro al momento detenuto dalla Norvegia. In ogni caso, è ancora da definire in che modo e attraverso quali figure il Pif controllerà effettivamente il Newcastle; così come controllerà poi l’Inter. L’unica precisazione che è arrivata dalla Premier League è che il Governo saudita non sarà il diretto proprietario del club.