Guerra tra Messi e il Barcellona:
per Leo la clausola “non è valida”

Prosegue inesorabilmente la guerra tra Leo Messi e il Barcellona. Il campione argentino ha rotto ufficialmente il silenzio, che durava sostanzialmente dall’inizio della battaglia per liberarsi a parametro zero dal club catalano. In un comunicato emesso dal padre, Jorge Oracio Messi, c’è stata la replica a quello della Liga pubblicato il 30 agosto, ribadendo di non considerare più valida la clausola risolutiva da 700 milioni cui continua ad appellarsi il Barcellona.


“Non sappiamo quale contratto sia stato analizzato e su quali basi si sostiene che il suddetto preveda una clausola risolutiva applicabile nel caso il giocatore decida di risolvere tale vincolo in maniera unilaterale”, spiega il comunicato al primo punto. Per poi proseguire lamentando “un evidente errore da parte della Liga” e appellandosi all’articolo 8.2.3.6 del contratto firmato tra il Barcellona e il giocatore stesso nel 2017. “Tale indennizzo non sarà applicato nel momento in cui la risoluzione del contratto richiesta dal giocatore avvenga al termine della stagione sportiva 2019-2020”. Pertanto, si conclude, “è ovvio che l’indennizzo di 700 milioni previsto al comma 8.2.3.5 di suddetto contratto non è applicabile”.

Immediata la replica della Liga a Messi: “Interpretazione lontana dalla realtà”

Nessuna retromarcia, quindi, da parte di Messi. Nonostante nella giornata odierna in Spagna in Argentina ci si attendeva addirittura una comunicazione ufficiale da parte della Pulce, il quale avrebbe annunciato che sarebbe rimasto. Non si è fatta comunque attendere la replica della Liga. “La risposta del giocatore conferma l’interpretazione decontestualizzata e lontana dalla realtà di quanto letteralmente espresso nel contratto. Pertanto”, chiosa il comunicato della Liga, “si ribadisce il contenuto del comunicato del passato 30 agosto”.

La posizione del presidente Bartomeu (e quindi del Barcellona) di non lasciarlo partire è netta, ma l’addio pare comunque inevitabile a fine stagione a parametro zero. Ormai, pare evidente, è muro contro muro anche tra la Pulce e la Liga. La battaglia legale, fatta di carte bollate, è di fatto appena cominciata.

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