Christian Eriksen è rientrato a Milano e questa mattina, attorno alle 9.45, ha raggiunto il Suning Training Center di Appiano Gentile, il campo di allenamento dell’Inter. Il calciatore danese è tornato dai suoi compagni di squadra 53 giorni dopo il dramma sfiorato agli Europei, quando il mondo è rimasto col fiato sospeso temendo per la sua vita dopo l’arresto cardiaco in Danimara-Finlandia.
A seguito di quel malore Eriksen ha subìto una delicata operazione al cuore e gli è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo per il controllo della frequenza cardiaca (Icd). Una condizione che, almeno per il momento, lo costringerà a restare lontano dai campi da gioco. La sua condizione fisica verrà ora monitorata con nuovi esami, test e accertamenti nei prossimi giorni e non si esclude neppure la rimozione del defibrillatore.
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Il ritorno di Eriksen a Milano
Dunque per i tifosi nerazzurri potrebbe esserci ancora qualche speranza di rivedere le giocate dell’ex centrocampista di Tottenham e Ajax. Ieri, dopo il rientro a Milano, Eriksen ha subito incontrato l’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta. Un momento carico di emozione, proprio come quello del saluto e dell’abbraccio con i compagni di squadra, medico e staff tecnico di oggi alla Pinetina.
Eriksen ha anche conosciuto di persona il nuovo allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, dopo i recenti contatti telefonici. Dopo la mattinata con la squadra, il centrocampista si è fermato a salutare dalla macchina alcuni tifosi che lo aspettavano, sotto la pioggia, con indosso la maglia 24.
Incerto il futuro del danese
Nei prossimi giorni è infine previsto il rientro in Danimarca. Regolamento alla mano, come detto, il defibrillatore impedisce al danese di giocare in Serie A. Per questo motivo il club nerazzurro ha stipulato una polizza assicurativa sul valore del cartellino; mentre la Fifa garantisce la copertura dello stipendio del giocatore.