Coronavirus, Ulivieri: “Ripartenza del calcio? Giusto che decida il governo”

La volontà dei club di Serie A di far ripartire il campionato sospeso a inizio marzo per l’emergenza Coronavirus è unanime ma all’indomani dell’incontro fra le componenti della Figc e il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, non c’è ancora la certezza della ripartenza del torneo. A tal proposito ha parlato Renzo Ulivieri, tecnico di lunghissimo corso tra serie A, B e C e oggi presidente dell’Associazione italiana allenatori di calcio. “L’incontro è stato positivo. C’è la volontà da parte di tutti di ripartire se ci saranno le condizioni sanitarie e di sicurezza ha detto.

Chiarimenti sul fronte medico

“Nel momento in cui riprendono tante attività non vogliamo dare l’idea di essere una categoria privilegiata – ha spiegato il tecnico della doppia promozione del Bologna a metà anni ’90 -. Specialmente se ci verrà richiesto è un dovere per noi ricominciare. Ulivieri ha anche parlato del presunto scontro fra Paolo Zeppilli della commissione medica Figc e Maurizio Casasco, presidente dei medici sportivi italiani: “Non c’è stato scontro, solo chiarimenti – ha detto Ulivieri -. Condivido l’auspicio di Gravina che sia il governo a decidere”.

Un problema non solo per i calciatori

Per il tecnico di San Miniato il problema della ripartenza dei campionati non coinvolge solo chi va direttamente in campo per le partite, ma tanti altri operatori e dipendenti delle singole società. Perciò, secondo Ulivieri, è determinante che sia il governo a prendere una decisione definitiva: “Intorno a questo mondo ci sono centinaia di migliaia di lavoratori: non possiamo essere noi a decidere – ha detto -. Tutti dobbiamo sottostare alle decisioni del governo. Non so se ripartirà, lo spero.

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