Il Comitato tecnico scientifico del Governo italiano ha preso ufficialmente una decisione molto importante per il mondo del calcio: in caso di un positivo al Coronavirus fra giocatori e staff, non sarà più necessario che l’intera squadra vada in quarantena per due settimane. Sposando il modello già applicato dalla Bundesliga, per cui solo chi risulta contagiato deve fermarsi, il Governo Conte ha accettato la richiesta che è pervenuta dalla Figc ormai da diverse settimane, mettendo così una seria ipoteca sulla possibilità che la Serie A, che ripartirà il prossimo 20 giugno, possa concludersi regolarmente.
Niente più quarantena obbligatoria per quanto riguarda il calcio italiano. Da questo momento in poi funzionerà in questo modo: la mattina della prima partita successiva al rilevamento di un positivo al Coronavirus nel gruppo squadra (calciatore o collaboratore che sia), a tutti gli altri sarà fatto un tampone dall’esito rapido, in modo da riscontrare eventuali altre contagi. Nella sostanza, quindi, l’eventuale contagio al Covid-19 verrà di fatto equiparato a un semplice infortunato. A questo punto dovrebbe terminare definitivamente l’incubo di una nuova sospensione del campionato di calcio se si fossero trovati ulteriori casi positivi di Coronavirus all’interno dello spogliatoio delle squadre.
Pochi giorni fa il presidente della Federazione Italiana Giuco Calcio, Gabriele Gravina, aveva annunciato un nuovo format in occasione della ripresa del campionato di calcio, nel caso in cui ci fosse una nuova sospensione per Coronavirus, che prevedeva playoff e playout prima di far ricorso eventualmente all’algoritmo, che non era altro che una media ponderata. Lo stesso Gravina aveva anticipato un confronto molto serrato con Spadafora, Speranza e il Comitato tecnico scientifico per potere ammorbidire la quarantena, ritenendo comunque che ci potevano essere delle condizioni che non avrebbero impedito al campionato di andare avanti. Con questa decisione del Comitato tecnico scientifico, la Serie A (e non solo) dovrebbe avviarsi abbastanza tranquillamente verso la conclusione naturale prevista dal nuovo calendario, senza più ipotesi di playoff, playout e algoritmo.
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