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“Deve considerare tutti: non solo i tifosi anche i calciatori. La nostra proposta è in linea con quanto prevede il governo italiano. Il nostro protocollo ad esempio è più severo e la Federazione valuterà nell’agevolare la campagna vaccinale e in seguito se sarà il caso di adottare provvedimenti di obbligatorietà al vaccino per i tesserati. Dire che chi non ha il vaccino non potrà svolgere una determinata attività credo sia giusto da valutare”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in conferenza stampa dopo il Consiglio Federale, in merito alla possibile estensione dell’obbligatorietà del green pass ai tesserati del mondo del calcio.
Gravina: “Stadi al 50%? Misura che non soddisfa”
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Commentando la decisione del Governo di riaprire al 50% della capienza gli stadi, il numero uno della Figc ha detto: “Abbiamo ritenuto insoddisfacente il limite del 50% dell’apertura degli stadi, e soprattutto è inapplicabile per il mondo del calcio. Oggi come oggi il nostro distanziamento sociale non consente di rispettare la percentuale del 50%, abbiamo chiesto al governo di valutare la possibilità di fare l’occupazione a scacchiera“.
“Ho proposto la fusione tra Serie B e Serie C”
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Infine, Gravina ha concluso dicendo che in Consiglio federale “abbiamo affrontato il tema delle riforme ad ampio raggio, partendo dalle criticità che il nostro mondo sta attraversando in questo momento. La riforma dei campionati non è legata al cambiamento di format, ma è una vera rivoluzione. C’è l’idea di avere un progetto a medio-lungo termine, ho proposto una fusione tra la B e la C“.