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Cagliari-Juve ha lasciato una duplice, opposta, sensazione alle due squadre. I sardi, allenati da Walter Zenga, hanno compiuto un’impresa da raccontare, seppur contro una Juve senza mordente, con il 36esimo scudetto già in bacheca. I bianconeri di mister Sarri, affaticati, hanno visto proprio il tecnico toscano lanciare una frecciatina a fine gara: “Siamo gli unici in Europa che hanno fatto 5 partite in 12 giorni, la Lega ci ha creato grossi problemi“, ha detto. Ora, per l’ultima di campionato contro la Roma, Sarri ha fatto riferimento ad un possibile utilizzo dei ragazzi dell’Under 23. “Vediamo come stiamo domani e se è il caso di schierare l’Under 23 sabato con la Roma per recuperare al meglio o se basterà far riposare qualcuno“.
Cagliari-Juve, la serata di Gagliano
La sfida contro i bianconeri potrebbe aver segnato l’inizio di una carriera promettente, quella di Luca Gagliano, gioiellino classe 2000 che ha firmato il vantaggio del Cagliari, segnando la sua prima rete in serie A. Come scrive il portale Goal.com, il giovane attaccante era un punto fermo della Primavera dei sardi, dove prima dello stop per il lockdown aveva siglato dieci reti in diciassette gare. Nato ad Alghero e quindi innamorato dei colori rossoblù, è una punta centrale, mancina, abilissimo a farsi spazio in area di rigore e con un innato istinto per il goal. Potrebbe essere il nuovo campione che il Cagliari è riuscito a forgiare, dopo il recente caso Barella, oggi punto fermo dell’Inter di Conte.
Cristiano Ronaldo a secco
Quando non segna, è sempre una notizia. Cristiano Ronaldo, che era in corsa insieme a Ciro Immobile per la vetta della classifica cannonieri in serie A, si è fermato. Nessuna rete per lui, fermato anche dall’ottimo Cragno, estremo difensore dei sardi. E se l’attaccante della Lazio (35 goal) ha allungato su CR7 (31) mettendo a segno un goal contro il Brescia, per l’asso portoghese resta la delusione di un primato che, a meno di clamorosi sviluppi, sarà assegnato al bomber dei biancocelesti.