Gianfranco Zola è un nuovo membro della Hall of Fame del Calcio Italiano.
Un prestigioso riconoscimento, quello riservato all’ex fantasista sardo, il cui nome andrà ora ad aggiungersi a quello degli altri italiani già presenti in questa hall of fame: Roberto Baggio, Alessandro Del Piero e Francesco Totti.
Attaccante capace di mettere in mostra le proprie eccelse qualità soprattutto in Inghilterra, Zola farà il suo ingresso in questo ristretto club di leggende al fianco di Zinedine Zidane, anche lui premiato dalla Fondazione Museo del Calcio e dalla FIGC.
“Una compagnia non male, sono sorpreso e compiaciuto per questo riconoscimento”.
Queste le parole con le quali Zola ha accolto la notizia del suo ingresso nella Hall of Fame del Calcio Italiano, come riportato dalla FIGC.
Un grande riconoscimento per un calciatore che in carriera si è tolto grandi soddisfazioni, ma a cui è rimasto anche qualche rimpianto:
“Penso di non essere riuscito a dare tutto me stesso. Avrei potuto dare molto di più. In alcuni frangenti non sono riuscito ad essere abbastanza freddo. Questo è stato un mio limite”.
Protagonista in campo con le maglie di Napoli, Parma, Chelsea e Cagliari tra la seconda metà degli Anni ’80 e i primi anni 2000 (prima ha giocato anche per Nuorese e Torres), è in particolar modo in Inghilterra che la stella di Zola ha brillato.
Magic Box, come lo soprannominarono i tifosi dei Blues, è stato uno dei giocatori più forti mai passati per la Premier League. Una vera e propria leggenda.
In Inghilterra ha vissuto i suoi anni calcistici migliori, conquistando due FA Cup, una Coppa di Lega, una Charity Shield (oggi nota come Community Shield), una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea.
Tutti trofei vinti indossando la maglia del Chelsea, dove il mito di Zola è considerato un culto ancora oggi.
In carriera ha poi conquistato anche uno Scudetto e una Supercoppa italiana con il Napoli, oltre che una Supercoppa europea e una Coppa UEFA con il Parma. Un palmares ricco di vittorie importanti.
Indossati in passato anche i panni di allenatore e assistente, nella cui veste ha vinto una Europa League con il Chelsea (come membro dello staff tecnico di Maurizio Sarri nel 2019), attualmente Zola ricopre il ruolo di Vice presidente della Lega Pro.
Nel 2006 Zola fu inserito nella British Hall of Fame, ovvero la hall of fame del calcio inglese, per il grande contributo dato alla crescita di popolarità della Premier League.
Due anni prima era diventato anche Sir, entrando a far parte dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico e venendo insignito di questa nomina direttamente dalla Regina Elisabetta II.
Un’onorificenza che seguì quella che l’Italia gli aveva riservato nel 2003, quando a Zola venne dato il titolo di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Ora, l’ingresso nella Hall of Fame del Calcio Italiano, il riconoscimento istituito nel 2011 da Fondazione Museo del Calcio e FIGC per celebrare i giocatori capaci di lasciare un marchio indelebile nella Storia del calcio del Belpaese.
L’ennesimo attestato di stima per un campione le cui gesta in campo restano ancora oggi fonte di ispirazione per nuove generazioni di calciatori, nonché il ricordo indelebile di un calcio romantico che, forse, non tornerà mai più.
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