[scJWP IdVideo=”KIvD9XKo-Waf8YzTy”]
C’è una data per la ripartenza del calcio italiano, a pochi giorni dalla conclusione della stagione 2019/2020. A fare chiarezza sulla situazione di Serie A, Serie B, Lega Pro e Serie D è stato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, a margine del Consiglio federale. “Abbiamo definito i calendari di tutti i campionati. Rimane fissata la data del 19 settembre per la serie A, il 26 settembre la serie B e il 27 la lega Pro con la serie D“, le sue parole.
E ancora: “Abbiamo centrato un primo tassello importante cioè la unificazione delle Can di A e B (Commissione Arbitri Nazionale), approvando il nuovo regolamento. Questo comporterà la crescita dei nostri arbitri che si arricchiscono anche di una migliore qualità sotto il profilo della formazione. Continueremo a lavorare a Coverciano per la famosa sala Var della quale parliamo da tempo“, ha aggiunto Gravina. Che poi è tornato sull’emergenza sanitaria e sulle disposizioni da seguire per evitare il rischio contagi. “Abbiamo presentato al Cts due nostre proposte, siamo in attesa. La prima riguarda la limitazione di questi tamponi vista l’invasività che generano a danno dei nostri atleti, poi c’è il tema dell’ingresso agli stadi. C’è stato già qualche esperimento in queste giornate con risultati straordinari sotto il profilo della disciplina e della capacità organizzativa. Ora aspettiamo questo esperimento della supercoppa a Bucarest“.
Lega Pro, Ghirelli: “Partiamo il 27 con tre sponsor sulle maglie”
[scJWP IdVideo=”kOMmi1W4-Waf8YzTy”]
Insieme con la Serie A e la Serie B, partirà anche la Lega Pro. A dirlo è il presidente, Francesco Ghirelli: “La Lega Pro riparte il 27 settembre. Ci sono state le riammissioni, ora siamo a 60 squadre. Si è parlato dei protocolli, fermo restando la situazione epidemiologica del paese, la vicenda è pesante. Da febbraio, marzo abbiamo gli stadi chiusi e bisognerebbe vedere di riaprire almeno per gli abbonati. Nel frattempo è stato approvato di estendere a tre nuovi sponsor sulla maglia, uno istituzionale e due commerciali per dare un po’ di sollievo perché con gli stadi chiusi anche senza pubblicità è difficile. Il mio sogno sarebbe di aprire gli stadi agli abbonati fin dall’inizio ma poi bisogna vedere le condizioni del paese. Tenete conto che gli abbonamenti sono un punto chiave delle società perché coprivano le entrate dei primi tre mesi in cui non entra nulla e quest’anno invece è tutto fermo“, le sue parole.
Nicchi: “Can unificata progetto che darà molti risultati”
[scJWP IdVideo=”cqmDrOBR-Waf8YzTy”]
Al consiglio federale della FIGC ha partecipato anche il presidente degli arbitri, Marcello Nicchi, che ha comunicato come la Can (Commissione Arbitri Nazionale) sia stata unificata. “Da oggi la Can è unificata, un progetto bello sul quale stiamo lavorando da tempo che abbiamo concretizzato con il presidente federale e credo ci darà risultati“, il suo commento. E ancora: “Arriva in un momento ideale dal punto di vista generale perché è in accompagnamento al nuovo diverso modo di arbitrare con la tecnologia. Siamo partiti con l’arbitro di linea, poi la Var, poi la Var in serie A e poi forse anche in serie B, c’è stato lo sviluppo del calcio femminile anche nell’Aia. E’ un momento in cui anche in serie C avremo il quarto arbitro e non più l’assistente. C’è anche la sala Var dove faremo investimenti economici e didattici. In serie B la Var non è possibile introdurla dall’inizio perchè la formazione degli arbitri si è interrotta con la pandemia“.
Ulivieri: “Si riparte con la consapevolezza che siamo condizionati”
[scJWP IdVideo=”q3ZfkGpW-Waf8YzTy”]
Una chiosa finale a margine del consiglio anche da parte di Renzo Ulivieri, presidente degli allenatori. “Il clima è il solito, sappiamo che siamo condizionati, c’è poco da fare. Alla Federazione spetta di cercare di ripartire limitando i danni però bisogna stare alle leggi superiori che vengono dal governo. La tendenza è quella di ripartire, il rischio calcolato quando si parla delle persone non credo sia un concetto che vada bene. La Federazione è consapevole di questo e non si è mai voluta considerare una entità fuori dal contesto. Cercare di ritornare alla normalità nel rispetto della salute di tutti questo è l’obiettivo. Gli allenatori fanno l’abitudine a tutto anche a quanto sta accadendo speriamo di tornare il prima possibile ad una situazione normale“.