Berrettini, pioggia di accuse dopo la Davis: la risposta è da urlo. Il 26enne tennista romano ha giocato il doppio al posto di Bolelli
E’ stata una decisione a sorpresa che ha lasciato tifosi e appassionati di tennis letteralmente senza parole. Nessuno infatti si aspettava che Matteo Berrettini, alle prese con un infortunio al piede, potesse giocare il doppio contro il Canada in coppia con Fognini, il match che avrebbe assegnato un posto in finale di Coppa Davis.
Ma un problema accusato in extremis da Simone Bolelli, secondo più di qualcuno un infortunio diplomatico, ha convinto il 26enne tennista romano a scendere in campo nel tentativo di regalare alla nazionale italiana la prima finale di Coppa Davis dopo quarantadue anni di astinenza.
Purtroppo però non è andata come tutti speravamo. Il forte doppio canadese formato da Vasek Pospisil e Felix Auger-Aliassime ha avuto la meglio sui due azzurri sconfitti al termine di due set comunque combattuti: 7-6 7-5 in poco più di 2 ore di gioco il risultato della partita. Per la cronaca, il Canada si è poi aggiudicato la Coppa Davis battendo in finale con un secco 2-0 l’Australia.
Il clan azzurro, pur se tra qualche rimpianto e un briciolo di inevitabile delusione, sembra aver assorbito senza traumi la sconfitta giunta peraltro al termine di una semifinale equilibrata e combattuta. Forse ci si poteva aspettare qualcosa in più da Musetti, presentatosi a Malaga in splendide condizioni di forma, ma contro un Auger-Aliassime così determinato e convinto c’è stato poco da fare.
La realtà è che senza Jannik Sinner e con Berrettini in queste condizioni, non si poteva pretendere di più dalla nazionale capitanata da Filippo Volandri. Sonego e Musetti hanno fatto il massimo e compiuto già una grande impresa eliminando ai quarti di finale i favoritissimi Stati Uniti.
Matteo Berrettini, al termine del doppio perso contro i canadesi, è stato subissato di critiche soprattutto da parte di alcuni tifosi che attraverso i social non lo hanno perdonato per aver ‘costretto’ Volandri a schierarlo nonostante fosse in condizioni fisiche precarie.
In effetti, proprio a causa del dolore al piede che non accenna a svanire del tutto, il tennista romano ancora in evidente ritardo di condizione non è stato in grado di fare la differenza. Unno scenario ampiamente prevedibile, ma Berrettini non ha rimpianti e soprattutto rispedisce le critiche al mittente.
“Ho veramente sforzato la mente per pensare positivo, è stato un momento molto difficile da gestire. Ho provato, mi sono messo a lavorare, non ho rimpianto di aver giocato – ha dichiarato Berrettini poche ore dopo la partita davanti a microfoni e taccuini -. Non capisco le polemiche, Volandri ha ritenuto che fosse la soluzione migliore mandarmi in campo“.
“Anche se è stato difficile sono orgoglioso. Non bisogna nascondersi dietro un dito – ha concluso Berrettini -, so di poter giocare molto meglio di così. Quello che mi ha chiesto Filippo era di metterci il cuore e dare quello che avevo, ovviamente mi sono sentito meglio in carriera, ma in Davis quello che serve è dare tutto. Nonostante tutto siamo arrivati a un passo da un risultato storico, stiamo mettendo delle ottime basi per il futuro“.
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