Ha del clamoroso quanto accaduto agli Australian Open, il celebre torneo di tennis in corso di svolgimento a Melbourne. Durante l’incontro fra Novak Djokovic e Taylor Fritz, match serale valevole per il terzo turno del torneo maschile, il pubblico è stato invitato a lasciare gli spalti quando sono sopraggiunte le 23.30 locali (le 13.30 in Italia).
Una decisione senza precedenti, accompagnata dai “buu” di disapprovazione del pubblico, dovuta all’entrata in vigore, dalla mezzanotte, del lockdown totale imposto dall’amministrazione del Victoria. La misura si è resa necessaria per la presenza di focolai Covid (e, in particolare, della variante inglese del coronavirus) all’interno dei confini dello Stato.
Australian Open, pubblico ‘cacciato’ dagli spalti: com’è andata
Tutto è accaduto nel corso del quarto set dell’incontro fra il campione in carica del torneo (e numero 1 al mondo) Novak Djokovic e l’americano Taylor Fritz. Quando l’orologio ha segnato le 23.30 locali, lo speaker della Rod Laver Arena, il campo centrale del Melbourne Park che ospita il primo Slam stagionale, ha invitato il pubblico a lasciare i propri seggiolini per le disposizioni da parte dell’amministrazione dello Stato del Victoria. La partita è stata sospesa per circa dieci minuti. Il tempo di consentire il deflusso e non togliere concentrazione ai due giocatori.
Una decisione che non è piaciuta affatto ai presenti, che si sono lasciati andare a cori di disapprovazione (anche se, fortunatamente, non vi è stato alcun problema di ordine pubblico). La partita è andata poi avanti poco oltre la mezzanotte, con la vittoria finale di Djokovic al quinto set.
Nei prossimi giorni si continua a porte chiuse
Gli Australian Open continueranno nei prossimi cinque giorni, dunque, a porte chiuse. Una situazione resasi necessaria per rispettare le disposizioni dell’amministrazione locale. “Il torneo ha cinque diversi piani alternativi, e quello che sarà implementato nelle prossime ore sarà il nostro piano numero 3 – ha dichiarato il direttore degli Australian Open, Craig Tiley, alla stampa -. Il torneo si giocherà in una situazione simile alla ‘bolla’. La presenza on-site è esclusiva dei giocatori, del loro staff di supporto e dello staff del torneo. In quest’ultimo caso, dove non possa svolgere le proprie funzioni in maniera remota“.
“I giocatori dovranno osservare tutte le limitazioni imposte alla popolazione generale quando non sono all’interno di Melbourne Park, e potranno viaggiare tra la loro residenza e Melbourne Park all’interno della transportation ufficiale” ha poi aggiunto Tiley. La speranza degli organizzatori è quella di avere nuovamente il pubblico per le semifinali e le finali del torneo.