Il ct della Nazionale Roberto Mancini si è prestato alle domande dei giornalisti e ha risposto senza peli sulla lingua a diversi temi d’attualità
La sconfitta contro l’Inghilterra ha fatto cominciare male anche il percorso di qualificazione per gli Europei. L’Italia non sta vivendo un periodo favorevole. La crisi dopo la mancata qualificazione al Mondiale non sembra essersi arrestata e la vittoria per 2-0 ottenuta a Malta non è stata particolarmente convincente.
Per il ct Roberto Mancini rimane sicuramente il periodo più difficile da quando ha raccolto il testimone da Gian Piero Ventura alla guida della Nazionale. Il ct azzurro ha parlato questa mattina nel corso dell’evento organizzato per il rinnovo della partnership tra Figc e Tim. Il commissario tecnico di Jesi ha mostrato le idee chiare sul futuro della sua squadra e ha chiuso le porte ad un calciatore.
Il ct Roberto Mancini si è concesso ai microfoni dei giornalisti presenti questa mattina in occasione dell’incontro organizzato per il proseguimento dell’accordo commerciale tra Figc e Tim. Il commissario tecnico ha parlato di diverse questioni che animano il dibattito intorno alla sua Italia.
Capitolo oriundi: “Si tratta di una polemica senza logica. Avete mai provato a fare una lista di attaccanti italiani convocabili? I giocatori non ci devono rimanere male ma devono pensare a giocare e fare gol. Se fanno bene io li chiamo. Non è più semplice chiamare un giocatore dell’altra parte del mondo ma lo fanno tutte le nazionali. Se possiamo convocare un giocatore della Serie A siamo contenti”.
Nell’ultima lista non c’era Zaccagni, protagonista di una buona stagione nella Lazio: “Lo abbiamo fatto debuttare in Nazione e crediamo in lui. Deve continuare a giocare. Se non convoco un giocatore non lo faccio senza motivo, ci sono delle motivazioni valide”.
Poi sull’omonimo Gianluca Mancini: “Anche lui lo abbiamo fatto debuttare noi quando era ancora nell’Atalanta. Pertanto questo significa che crediamo anche in lui. Sono state fatte delle scelte ma quasi sempre è stato con noi”.
Infine, chiusura su Mario Balotelli: “Credo sia un capitolo chiuso”. Il ct con questo breve commento dunque ha liquidato la possibilità di convocare un suo vecchio pupillo, che lui stesso aveva voluto e protetto ai tempi del Manchester City. Finora l’attaccante classe 1990 ex Inter, in Svizzera, ha disputato sedici partite con il Sion mettendo a segno cinque reti.
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