Valentino Rossi, presente alla 24ore di Dubai, ha parlato in conferenza stampa, ripercorrendo l’esperienza con la Ducati e quel decimo titolo mancato.
La 24ore di Dubai ha portato una grande gioia all’ex campione di moto, Valentino Rossi, oggi nelle vesti di pilota automobilistico ufficiale della BMW M4 GT3. L’italiano ha condiviso l’esperienza degli Emirati Arabi con Maxime Martin, Sean Gelael, Tim Whale e Max Hesse ed è stata una delle migliori, perché ha raggiunto il podio in questa sua seconda carriera. Insieme ai compagni di squadra è salito sul terzo gradino, al termine della gara di durata vinta dalla BMW WRT di Mohammed Al Saudm Dries Vanthoor, Jean-Baptiste Simmenauer, Diego Menchaca e Jens Klingmann.
Valentino Rossi e il resto del gruppo hanno completato 619 passaggi del Dubai Autodrome. Si potrebbe dire che hanno scaldato i motori perché non si fermeranno, bensì si preparano alla prossima tappa. Si tratta della 12 Ore di Bathurst, in programma il primo fine settimana di febbraio sul tracciato di Mount Panorama, in Australia. Sarà il primo round dell’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.
Difficile fare a meno dell’adrenalina della pista per chi se n’è nutrito con successo per oltre un ventennio, ed è per questo che Valentino Rossi affronta con grande entusiasmo e sfiducia le nuove tappe. Ne ha parlato, concedendo una conferenza stampa proprio prima della 24ore che si è da poco conclusa.
Davanti ai microfoni della stampa presente a Dubai, per il campione italiano è stato inevitabile ripercorrere uno dei passaggi più significativi della sua carriera, ovvero il periodo in Ducati in MotoGp. Di seguito le sue considerazioni: “Per me è stato un periodo difficile, ma non rimpiango la decisione presa. Si è trattato di una grande sfida, poiché ero un pilota italiano su una moto non italiana. Se fossimo riusciti a vincere, avremmo fatto la storia”. La storia, appunto, non si fa con i sé e con i ma, ragion per cui una vera disamina non potrà mai essere fatta. Evidentemente è il rammarico già grande per il ‘Dottore’, che può consolarsi rispolverando i suoi nove titoli mondiali.
L’amarezza comunque resta e Valentino non la nasconde: “Quel decimo titolo mi dispiace non averlo vinto, perché per il mio livello e la mia velocità, sento che lo meritavo. L’go perso due volte all’ultima giornata della stagione”. Indietro non si torna e bisogna guardare avanti. Valentino Rossi ci sta comunque riuscendo con questa nuova gioventù professionale, accompagnato dalla famiglia. A Dubai, infatti, c’è anche la donna della sua vita, Francesca Sofia Novello, con la figlia Giulietta, mamma Stefania e i vari amici e collaboratori. Un gruppo allegro, folto, vincente, del quale tutti gli appassionati presenti sono innamorati folli e ne vanno alla ricerca in ogni angolo della città araba.
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