Un anno senza Nadia Toffa, la “guerriera” con il sorriso

E’ ormai trascorso un anno dalla scomparsa di Nadia Toffa, ma la conduttrice e inviata de “Le Iene” continua a essere un esempio da tenere bene a mente per chi sta vivendo un momento difficile. Anche quando ha capito che la fine era ormai vicina, ha dimostrato la sua capacità di dedicarsi agli altri. Uno dei suoi ultimi pensieri è stato infatti rivolto alla mamma, che ha trascorso con lei gli ultimi giorni nell’hospice in cui era ricoverata. Al Corriere della Sera aveva confidato la sua paura più grande: “Non vorrei mai che mia mamma resti sola. Penso che le madri non dovrebbero mai rimanere sole, senza i figli, è troppo”.

La grande forza di Nadia

Nadia se n’è andata a soli 40 anni a causa di un glioblastoma, un tumore al cervello che le era stato diagnosticato in modo inaspettato, mentre stava realizzando uno dei suoi tanti servizi per “Le Iene”. Nel dicembre del 2017 si trovava a Trieste, dove è stata vittima di un malore mentre si trovava nella hall dell’albergo in cui alloggiava. Era stata lei stessa, due mesi dopo, a rivelare cosa le fosse accaduto al momento del suo ritorno in Tv. “Ho avuto un cancro. MI sono curata, sono stata operata. I medici mi hanno tolto il 100% del tumore. Ho fatto chemio e radio preventive per evitare che rimanesse in giro qualche cellula. Non lo sapeva nessuno e ora ve ne posso parlare”. Nessuna reticenza nemmeno quando aveva fatto una confessione a cuore aperto: stava indossando una parrucca.

Quella era stata l’occasione anche per fare capire come fosse importante evitare di fare cure sperimentali, che finiscono per essere solo illusorie. Su un concetto aveva voluto essere chiara: non voleva essere trattata da malata, bensì da “guerriera”. Nonostante le difficoltà, infatti, lei non ha mai mollato e si è affidata sempre con fiducia ai medici che l’avevano in cura.

In questo frangente non sono mancati gli incoraggiamenti, ma anche gli “hater”, ovvero chi la accusava di spettacolarizzare troppo quello che le stava accadendo. “Rivendico il diritto di parlare della nostra malattia, che non è esibizionismo, né credersi invincibile, anzi. E’ un diritto a sentirsi umani. Anche fragili, ma forti nel reagire” – era stata la sua risposta.

Nadia Toffa e “Le Iene”: un legame inscindibile

Nadia Toffa amava tantissimo il suo lavoro ed è sempre stata instancabile. L’esordio in Tv è arrivato a Retebrescia, ma la popolarità è coincisa ovviamente con il suo approdo a “Le Iene”. Sono state diverse le inchieste di cui si è occupata. Tra queste c’era quella relativa allo smaltimento dei rifiuti nella Terra dei Fuochi, dove si era verificato un rapido incremento di casi di tumore. Queste storie l’avevano toccata particolarmente, al punto da stringere rapporti con chi aveva avuto la possibilità di conoscere in quella circostanza. Non a caso, era stata lei stessa a volere che Don Patriciello, il parroco di quelle zone, potesse celebrare le sue esequie.

La forza e il suo coraggio trasparivano appieno anche nel suo libro, “Fiorire d’inverno. La mia storia”, pubblicato nel 2018 e dedicato a chi, come lei, lottava contro la malattia. Emblematica una delle frasi presenti: “Ho sempre pensato che la vita fosse disporre sul tavolo, nel modo migliore possibile, le carte che ti sei trovato in mano. Invece, all’improvviso, ne arriva una che spariglia tutte le altre. E la vita è proprio come ti giochi quell’ultima carta”.

I gesti per ricordarla

Questa sera i suoi colleghi e amici la ricorderanno in uno speciale inedito che andrà in onda su Italia Uno, dal titolo “Le Iene per Nadia”. Un’occasione per vedere alcune interviste alle persone che a lei erano più legate, i suoi servizi più importanti e il momento della dedica di Lorenzo Jovanotti durante un suo concerto.

Ma non è finita qui. Proprio oggi uscirà una sua canzone, un progetto a cui Nadia Toffa teneva in modo particolare. A raccontare tutto è mamma Margherita: “A marzo di un anno fa Nadia aveva inciso una canzone a Milano e abbiamo deciso che è finalmente arrivato il momento di diffonderla. Nelle sue ultime settimane di vita Nadia ascoltava la radio e continuava a chiedere come mai non passasse la sua canzone. Non avevamo avuto il coraggio di dirle che non era ancora stata diffusa. Ora il suo progetto è realtà e lei da lassù sarà felicissima” – sono state le sue parole al Giornale di Brescia.

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