Associare il nome di Totò Cascio a “Nuovo Cinema Paradiso”, il celebre film di Giuseppe Tornatore che ha conquistato l’Oscar nel 1990 diventa quasi naturale. È stato proprio grazie a quel film che lui ha ottenuto la popolarità quando era solo un bambino, pur non essendo riuscito a ottenere poi un successo stabile in veste di attore. Pochi mesi fa ne ha però approfittato per raccontare la sua situazione attuale nel cortometraggio a “Occhi aperti”. Da qualche tempo, infatti, lui ha perso la vista a causa di una malattia e ne approfitta così per mettere in evidenza alcuni aspetti della sua quotidianità.
Salvatore Cascio, questo il nome all’anagrafe, di Totò Cascio, è nato a Palazzo Adriano, in provincia di Palermo, l’8 novembre 1979. Il suo nome si è guadagnato la popolarità sin da bambino grazie a un film entrato di diritto nella storia del cinema italiano, “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. La pellicola ha conquistato il Premio Oscar, mentre lui è stato insignito del British Academy of Film and Television Arts come “attore non protagonista”. Un riconoscimento che gli ha permesso di ottenere un record: è stato infatti l’interprete più giovane a conquistarlo.
Nel suo curriculum c’è anche un disco, dal titolo “L’Orso”, realizzato con Fabrizio Frizzi. A questo si aggiunge anche qualche altro piccolo ruolo in film diretti da Pupi Avati e Duccio Tessari.
A fare da freno alla possibilità di proseguire la sua carriera in veste di attore è stata una malattia, che lo ha costretto a rivedere i suoi piani e che incide anche sulla sua quotidianità. All’ex bambino prodigio del cinema italiano, infatti, è stata diagnosticata una retinite pigmentosa, un disturbo degenerativo alla retina che porta nei casi più gravi alla cecità.
Ma come sta Totò Cascio oggi? Nonostante le difficoltà, non sono mancati i colleghi che lo sostegono e che lo invitano a non mollare. Ho avuto la fortuna di parlare con persone come Andrea Bocelli, Alex Zanardi, Bebe Vio e Annalisa Minetti – aveva raccontato in un’intervista a ‘La Repubblica’ -. Mi hanno trasmesso la loro grandissima forza di volontà e le risorse per dare voce a tutto ciò che ho vissuto. Anche Leonardo Pieraccioni è un amico vero, mi è sempre stato vicino”.
Ed è stata proprio la sua esperienza che lo ha spinto a realizzare il corto dal titolo “A occhi aperti” disponibile su RaiPlay. L’opera è curata da Movimento Film, in collaborazione con Rai Cinema per Fondazione Telethon. “Si racconta la difficile esperienza di Totò Cascio con la sua malattia – sono le parole Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema -. Ognuno di noi ricorda i suoi grandi occhi spalancati davanti allo schermo, le parole di Giuseppe Tornatore riportano in vita l’energia e lo stupore di Totò bambino e ci fanno rivivere la magia di quel capolavoro”- Proprio per questo le riprese sono state fatte negli stessi luoghi del film, in modo tale da rendere il tutto ancora più efficace.
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