Tananai, vero nome Alberto Cotta Ramusino, torna sul palco dell’Ariston a distanza di un anno. Un Sanremo, quello del 2022, che l’ha visto posizionarsi ultimo con il suo brano “Sesso Occasionale”, un posto che però l’ha sorprendentemente spinto verso il successo. In occasione della conferenza stampa con i giornalisti della sala Lucio Dalla di Sanremo, il cantante si è lasciato andare ad una riflessione molto profonda su quanto accaduto alla sua carriera. Dal “fallimento” alla “luce” nel giro di pochi mesi.
Come si reagisce al “fallimento”? Come un ultimo posto a Sanremo, all’inizio della tua carriera può non scalfirti, ma anzi rafforzare la tua bramosia? Tananai ha risposto a queste e tante altre domande all’incontro con i giornalisti. Un confronto breve, ma intimo e profondamente sincero, al quale l’artista si è concesso senza alcuna remora: “Non mi faccio portavoce di nulla ma sono contento se il mio esempio può servire a qualcuno che si trova in una situazione simile, a scuola, all’università. Quello che ho fatto io l’anno scorso non è stato niente di speciale, ho semplicemente ascoltato quel che avevo dentro. Se c’è una cosa che posso dire, però, è tentare di prendere la sconfitta come un modo per imparare una lezione più grande. Però non è neanche vero che a tutte le porta in faccia bisogna reagire col sorriso perchè non l’ho mai sempre fatto anche io. Semplicemente ognuno di noi deve essere fedele a se stesso ed essere più sincero possibile, non fare quel che non si sente. Se qualcuno ad una sconfitta reagisce chiudendosi, va rispettato. Bisogna imparare ad accettarsi per quello che si è. Se ti senti triste, accogli la tua tristezza e ragionaci, prendi tutto come spunto di riflessione”.
Con questo brano l’artista presenta un suo lato del tutto inedito, maturo ed introspettivo, completamente diverso da quello a cui siamo stati abituati. Tananai, abbandonato il suo fare scanzonato, porta sul palco dell’Ariston una canzone con un significato profondo che racconta la storia di Olga e Maxim, marito e moglie ucraini, costretti a separarsi a causa della guerra: “Questo palco è imprevedibile, ho fatto pace con questa presa di coscienza. La canzone che porto, Tango, parla di un amore a distanza e sono contento di essere riuscito a raccontarlo. Quando mi è stata raccontata da amici la loro storia sono stato subito travolto da emozioni forti e contrastanti. È passato un anno dall’inizio di questo conflitto e forse ci siamo dimenticati che non si tratta solo di strategia e politica ma di quotidianità che si sfaldano e si riadattano per non far svanire ogni traccia di umanità, di amore”.
Il cantante milanese ritorna a Sanremo con maggiore consapevolezza e maturità e alla domanda cosa ti aspetti da questo Festival risponde: “Ho ambizioni ma non ho aspettative, tendo a vivere tutto al momento. Certo, ho la speranza di fare meglio dell’anno scorso, ma per quello ci vuole poco. Nel 2022 ho puntato più sulla leggerezza, quest’anno faccio uscire di più il mio lato romantico”.
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