Durante un collegamento con “Che tempo che fa”, Fiorello ha scherzato con Amadeus sulla sua presenza al Festival di Sanremo. “Io non ho deciso, deciderò all’ultimo: sarò il tuo Ciampolillo”, ha detto il comico. “Io credo che il 2021 sarà la fine della mia carriera. Sarà il disastro totale perché Amadeus mi porterà alla rovina. Mi chiama la mattina e mi dice: ‘mettiamo tutto il pubblico in una nave’. Poi dopo due giorni mi richiama e mi dice: ‘li mettiamo tutti in una serra’. Stamattina mi chiama e mi dice: ‘pensa se prima di partire per Sanremo io mi ammalo e il festival lo conduci tu da solo’”. Amadeus, che anche quest’anno condurrà il Festival di Sanremo, ha commentato questa eventualità, dicendo che non è del tutto da escludere. Queste parole hanno indotto Fiorello a mimare dei gesti scaramantici.
“Dobbiamo fare questo Sanremo con lo stesso spirito dell’anno scorso. Sappiamo che è difficile, ma stiamo mettendo insieme un bello spettacolo. Sarà un Sanremo diverso, ma importante. Tutto quel che accadrà a Sanremo sarà nel pieno rispetto delle regole sanitarie e parleremo anche della campagna vaccinale”, ha dichiarato Amadeus. “Ricordiamo che l’Ariston in quelle cinque serate sarà uno studio televisivo. Da pubblico pagante a pubblico pagato è un attimo. Avremo lo stesso pubblico di ‘C’è posta pe te’”, ha ironizzato Fiorello. “Con 26 cantanti in gara più 8 giovani, Amadeus mira a stabilire un record: fare un Festival continuato per cinque giorni”, ha poi aggiunto il comico.
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“Sul Festival di Sanremo c’è ancora poca chiarezza, non si riesce a capire se si fa e in che condizioni. Se parliamo di presenza in sala del pubblico mi sembra che non ci siano le condizioni normative per poterlo fare. Dispiace certo, però questo va a creare un discrimine nel momento in cui viene concesso di fare una manifestazione con il pubblico mentre a tutto il resto dei teatri non è consentito“. A parlare è Vincenzo Spera, presidente Assomusica, Associazione tra i Produttori e Organizzatori di Spettacoli di Musica dal Vivo. E sulla “rivolta” del mondo dello spettacolo che in questi giorni sta infuocando i social di molti artisti, minacciando anche di scendere in piazza, Spera sottolinea come “l’intero settore è in una pentola che bolle” ed è giusto manifestare.
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